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Wenden 2011, inizio faticoso…

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La foto ritrae il settore Mahren, del Wenden, con Coelophysis, in giallo, e la nuova via, anch’essa di una ventina di lunghezze, sulla sua destra

Quest’anno ero arrivato a Maggio con buone sensazioni, grazie soprattutto alla falesia di Caslano, che mi aveva fatto guadagnare un pò di forza di dita, uno dei miei (molti…) punti deboli. A dir la verità avevo avuto un calo verso fine Maggio, ma non mi dannavo più di tanto, c’era anche l’impegno della rassegna Monti Sorgenti che certamente mi stava stancando e non pocp

Quando ho accompagnato Matteo nella libera della via Il mito della Caverna, le buone sensazioni non erano ancora tornate. Ma, ancora, non mi preoccupavo più di tanto.

E invece…due giorni dopo, mentre ero tranquillamente in piedi, mi si blocca la schiena! L’incubo del mio famigerato punto trigger ( una contrattura particolare, piuttosto rara, che mi aveva immobilizzato tre anni fa per quasi due mesi) mi manda in panico. Abbastanza bloccato, impiego una settimana a riprendermi, ma tornato in falesia, oltre a scalare malissimo perchè psicologicamente contratto, mi ri-blocco, molto pesantemente e… la visita al centro di terapia del dolore a Pavia è d’obbligo. Con due punture e medicinali mi rimetto abbastanza da osare, giovedì scorso, una capatina al Nibbio con tre tiri. E allora, via al Wenden, con Matteo, per andare sulla via nuova ( nome proposto: Infinite Jest. Pare che a Matteo piaccia…).

E’ chiaro, è un azzardo totale. Ma, mi dico, cerco di non sforzare per nulla, lasciando a lui le cose fisiche.

Sabato risaliiamo le fisse ma c’è un freddo terribile. Si scende. Andiamo,anche con anche Simone e Paul, a Lehn…

Ieri, domenica, riproviamo. E questa volta è una gran bella giornata. Sono sorpreso di quanto, come ci succede spesso, abbiamo osato in apertura. I primi 4 tiri ( stimati 6a+, 7a+, 7a+,7a+) sono davvero da stare attenti, oltre che essere molto, molto belli. Tecnicissimi di piedi un pò spalmati…praticamente non scalabili all’ombra, quando la gomma delle scarpette è fredda. Essendo tecnici, di piedi, posso permettermi di forzare, praticamente la schiena deve accompagnare…

La lunghezza difficile della parte sotto ( la via è lunga praticamente come Coelophysis ) è invece molto fisica nel chiave, e tecnica altrove. Matteo non mi sembra lontano ( sarà 8a/b, probabile 8a+. 8b mi sembra troppo), io sì, e mi interrogo se, con la forma di Maggio, avrei avuto qualche chances.

Le solite domande da scalatore alla ricerca delle condizioni ideali che, come disse il Paul, di fatto non ci sono davvero mai…

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