Ogni tanto, ripetendomi, ringrazio le migliaia di persone, amici fisici o virtuali, che ci seguono nelle cose che facciamo. Spedizioni, scalate, video, film.

Foto Pietro Bagnara 1218_PPE0385

Voglio subito dire che è tutto oro quello che luccica, ma per metterlo insieme non basta sudare le proverbiali sette camicie. A volte ci si scontra, meglio si inciampa ( a me gli scontri non piacciono, cerco di evitarli il più possibile, sono una enorme perdita di tempo, e per me il tempo vale 1 milione di più dell’oro ), con bassezze varie, diciamo pure invidie o interessi personali.

Il film e i video che avete visto il primo Dicembre, e tutte le altre cose di questo 2014 e dell’anno precedente, sono state portate avanti nella logica di “Facciamo”. Poche parole, e largo ai fatti. Fidandoci di talenti e professionisti che persone competenti ci assicuravano essere le persone giuste. Già, perchè una buona regola è chiedere lumi a chi fa produce e fa film da anni ad altissimo livello, oppure addirittura a professionisti del settore che sono ai vertici europei ( EUROPEI).

Perchè non è detto che una cosa che piaccia a te, o anche a tante persone, sia veramente di qualità elevata, e io, e tutti noi di questo consiglio, siamo persone per cui la qualità va anche oltre i gusti personali. Siamo gente che scala, non c’erano dubbi sul fatto che gli obiettivi alpinistici 2013 e 2014 fossero grandiosi, ma per film e video…beh, era giusto chiedere a chi se ne intende, senza se e senza ma.

Così dietro ogni video che vedete, e ogni film che rilasciamo, c’è dietro non solo del lavoro a volte mostruoso (oltre 500 ore per l’Uli Biaho, e passi visto che è un film. Ma non tante meno di cento per certi video che non arrivano a 5 minuti, e parlo di montaggio, perchè ad aggiungere le ore di riprese…beh, meglio che non ve lo dica), ma anche la sana decisione di sottoporre i lavori alle persone competenti di cui sopra. Per avere la coscienza tranquilla, insomma, sulla qualità. Poi alcuni lavori potranno piacere a più o meno persone, ma lo vedi subito quando uno è in malafede. Se ti commenta, non mi piace perchè…legittimo gusto personale. Se sbraita, magari pubblicamente, affermando brutte riprese e brutto montaggio, beh, NOI sappiamo che o non capisce nulla, o è appunto in malafede ( purtroppo capita anche che le due peculiarità vadano a braccetto).

Il titolo di questo blog è un invito a non perdere tempo in chiacchiere e distintivi vari, ma a darci dentro dietro a qualità e progetti. La stragrande maggioranza della gente ti segue e ti apprezza. la minoranza invidiosa…freghiamocene.

Ora sto per andare qualche giorno in Sardegna, una vera e propria toccata e fuga, per delle riprese sulla via Genius, che aprii in massima parte col Dodo, ma anche un tiro insieme a Matteo che anche liberò la lunghezza più dura. E’ una via così bella che ogni tanto mi guardo le foto e mi dico proprio che siamo stati fortunati a trovare una linea così. Contesto paesaggistico tra i più belli del mondo ( lo disse il grande Folco Quilici ), roccia immaginifica ( lo diciamo noi ), e sette camicie sudate e non poco per provare a ripeterla ( attualmente l’unica ripetizione che sappiamo è di Pietro Dal Pra, al terzo tentativo, però non posso escludere che altri ce l’abbano fatta, in Sardegna ogni tanto circolano veri e propri mostri della scalata…)
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