STAGE BOULDER MODENA 8-9 APRILE 2017
L’evoluzione dell’ arrampicata sportiva in ambito agonistico, che stava portando sempre piu’ i giovani atleti alla “specializzazione” in una sola disciplina: lead, speed o boulder, con l’entrata in vigore della combinata in ottica olimpica, costringerà i diretti interessati a tornare sui propri passi.
Sempre di scalare si tratta, ma con differenti e sempre più particolari capacita’ motorie, in particolare nel boulder, contaminato da movimenti che ricordano più i salti del parkour o la coordinazione e l’equilibrio della ginnastica artistica.
Gia’ dall’inizio dell’anno abbiamo fatto degli allenamenti “particolari” insieme ad Elisa, per anni in Nazionale di Ginnastica Artistica e mamma super in forma e sprint di Simone, quindi un po’ rodati siamo.
Oltre a questa premessa, in quest’avventura c’è anche lo zampino di Giusy, mamma di Anna, sempre superpropositiva e positiva, che seguendo gli incontri della nazionale giovanile della sua “bimba”, non perde l’occasione e organizza uno stage con Marco Erspamer, uno tra i tracciatori nazionali di riferimento in merito ai boulder della “new generation” e allenatore di alcuni ragazzi della Nazionale.
Carletto e Stefano si sono invece occupati della logistica: viaggio, dormire, cibo.
Il programma prevede un pacchetto “all inclusive”:
primo giorno in palestra di ginnastica artistica per apprendere i movimenti che nel pomeriggio trasferiamo sul bel muro della struttura d’arrampicata della Rock’n Fire di Modena.
Secondo giorno con simulazione di gara e analisi.
Alessia, Anna, Alice, Marco, Luca, Mattia, Pietro e Simone fremono come prima della gita scolastica!
La mattina alla partenza una notizia ci scombussola i piani…. Alice si e’ infortunata alla caviglia alla gara della sera prima e purtroppo deve rinunciare. La sera riusciremo poi a vederla e sentirla al telefono, grazie a una video chiamata, così da tirarle un po’ su il morale.
Due macchine stipate e si parte, tirata unica fino a Modena si dice… ma a Costamasnaga siamo già fermi come di rito al “S. Martino” a far colazione, peccato solo che Roccia (alias Alberto) aveva il navigatore che puntava alla chiesetta sopra Lecco! Pit stop veloce e via, alle 9.00 siamo a Modena alla palestra della Panaro, societa’ di ginnastica artistica di storia secolare.
Tanti ragazzi si aggirano tra i corridoi e gli spogliatoi e una certo rigore si respira nell’aria.
Sbirciamo gli allenamenti dei piccoli ginnasti, bambini di 9 anni che tra poco si alleneranno con noi.
Arrivati anche i ragazzi della Arco Climbing siamo pronti a iniziare.
Marco e Giulia ci spiegano il lavoro che faremo durante la mattinata. Riassumendo? SALTARE!!!!!!!!
Non ho mai visto i ragazzi rimbalzare cosi’ tanto….
Una fase di riscaldamento a corpo libero e poi divisi in 2 gruppi per ottimizzare il lavoro.
Esercizi di salto, avvitamento, capovolta ed equilibrio, base della ginnastica, che poi ritroveremo nel gesto della scalata “moderna”.
Le 3 ore previste sono volate, ma hanno lasciato il segno, sorrisi di divertimento ma gambe che bruciano!
Il Teto (alias Stefano) ci trova la pizzeria super che ci ricarica con una vera e buonissima pizza napoletana! Passaggio al B&B per mollare un po’ di cose e poi via a scalare! Attraversiamo la strada e siamo in palestra, non ci piace perder tempo quando si tratta di divertirsi!
Le prese della Cheeta e i volumi rendono una struttura, che di base e’ simile a quella della nostra palestra, molto mossa e piena di diverse angolazioni.
Per il pomeriggio Marco ha preparato 4 stazioni su cui lavorare, coordinazione, corsa su volumi, oscillazioni, compressioni, equilibrio e lanci ci hanno spellato le dita, ma non stancato abbastanza i ragazzi che son pronti per la serata.
Recuperiamo Carlo in stazione e scatta la gara alle docce.
Nella camerata maschile siamo tanti e ci tocca scaglionarci e darci i minuti contati con un avviso da parte di Roccia che…… dovevate viverlo e riderlo!
Cavallo che vince non si cambia così siamo tornati alla nostra pizzeria di fiducia e poi a casa per la torta di Alessia.
Qualche scherzo e chiacchiera sul balcone hanno fatto volare la serata.
Stipati come in un bivacco ci siamo arrangiati alla meglio e tra una russata e l’altra è già mattina!
Colazione home made dalle 8.00 alle 9.30 a buffet libero e autogestione…. tutto un programma.
Rassettiamo la baraonda che abbiamo tirato in giro e prepariamo i bagagli per lasciare le camere e siamo di nuovo in palestra.
Mattina e pomeriggio con simulazione di gara.
Quattro boulder a destra e altrettanti a sinistra, i ragazzi divisi in due gruppi e modalita’ gara, percio’ 4 minuti per risolvere il problema e 4 minuti di riposo… un tour de force per corpo e mente visto che i tentativi avevano il loro peso.
Nei boulder proposti c’erano ancora i movimenti oggetto dello stage e ogni problema aveva tre difficolta’ distinte a seconda delle prese utilizzate, cosi’ da far divertire e mettersi tutti alla prova.
Il pomeriggio cambio lato e ordine di partenza rovesciato.
Stavolta la mia pausa pranzo e’ stata a base di blocchi invece che di pizza: un po’ di lanci e schiaffi compressivi per rendermi conto, ancora una volta, che i nostri ragazzi son davvero bravi!
Per poter tracciare qualcosa di cosi’ serve provare…. allora sotto e 2 ore son volate.
A fine giornata, mentre si tiravano un po’ le conclusioni, un po’ di stretching, osservando la differenza tra i blocchi da poter provare piu’ a lungo e quelli dove ogni tentativo ti toglieva tantissime energie….. perché anche la strategia di gara e’ importante!
Purtroppo la censura ha dovuto bannare alcuni aneddoti di questa gita, ma certe cose bisogna esserci per viverle!
Stefano e Alberto, autisti di questa nostra trasferta, sono stati insuperabili; non solo nel districarsi nelle innumerevoli inversioni a U, ma soprattutto per averci fatto ridere!!!
Sono stati due giorni molto impegnativi ma che ci hanno dato molto sia dal lato tecnico-sportivo, ma soprattutto dal lato umano e dell’affiatamento del nostro gruppo.
Il camper del Teto è già al completo per la prossima trasferta….. stage di boulder naturali al Melloblocco…. tutti in carrozza!!!!
Stay tuned
Matteo Bubu Greppi
Photo by Matteo Bubu Greppi