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Seynes

di Paolo Spreafico

Quest’anno, durante le vacanze di Natale avevamo a disposizione una decina di giorni liberi, così mi è subito venuta in mente la falesia di Seynes, in Provenza, poco a nord di Montpellier.

Si tratta di una fascia di ottimo calcare, famosa per le sue numerose vie su canne, tra le quali spicca il “Dinosaure”, una via che ha fatto il giro del mondo per la sua particolare “monocanna”, lavorata con delle zigrinature superficiali che ricordano il dorso di un Dinosauro, appunto.

Seynes è una falesia storica, chiodata diversi anni fa, tra gli altri, da alcuni dei più forti arrampicatori francesi dell’epoca, come R.Cortijo o Philippe Plantier che gli over 40 ricorderanno insieme a Ron Kauk alle prese con un’aquila “dispettosa” nel cortometraggio “Totem”.

“Nouveau Monde”, il settore principale della falesia è alto circa 40 metri ma diversi tiri finiscono a metà parete o hanno delle catene intermedie, l’arrampicata è molto esigente su canne spesso lisce e scivolose dove l’uso del knee pad può cambiare le carte in tavola (ma negli anni ottanta non era così diffuso e i tiri li facevano lo stesso 😉 ). Qui più che mai è meglio affrontare le vie con le giuste condizioni climatiche che, tuttavia, non sono molto facili da trovare, basti pensare che alle 10 di mattina, al parcheggio, la temperatura è spesso sotto zero e dopo pochi minuti di cammino, alla base della parete si alza fino a 25/30°C, d’altra parte, nelle giornate invernali senza sole potrebbe fare molto freddo. Probabilmente, per scalare nelle migliori condizioni possibili occorre aspettare fino alle 16.30 quando il sole scende sotto l’orizzonte, ma un’ora di scalata al giorno è un po’ poca e tutto sommato si riesce ad arrampicare decentemente anche sotto la stecca del sole durante le ore centrali della giornata.

Il bilancio finale di questa vacanza è sicuramente positivo, abbiamo visto un posto nuovo, Elena è riuscita a scalare dopo 4 mesi di quasi inattività, Emma è sempre su di giri, soprattutto quando stiamo scalando, ed io mi porto a casa delle belle giornate di arrampicata e il ricordo di quel Dinosauro che si perde nel cielo…

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