Avete letto bene, nessun errore di preposizione: non “di” ma “per Lecco”. Questo infatti è parte di quello che il Gruppo Ragni (nel suo piccolo) fa gratuitamente per il territorio e la numerosa “cordata” di sportivi che ormai ogni giorno ne frequenta le pareti.
Bastionata del Lago, un terreno molto delicato per la frequentazione: rispetto ai decenni passati sono diventate consuete (anche se non prevedibili e difficilmente quantificabili) le scariche di sassi dalle sovrastanti pareti. Si tratta di pareti alte alcune centinaia di metri inframmezzate da cenge boscose. Saranno i tanti caprioli e camosci a smuoverle o il terreno instabile che si assesta in particolare dopo le piogge, sta di fatto che quando una pietra (se non peggio) ti viene addosso fa molto male… Quindi valutare sempre bene, dove arrampicare, dove assicurare il compagno e dove sostare durante le pause.

Le vie del settore Ertomania, furono tra le prime attrezzate nel Lecchese con tiri di stile più atletico dove alla classica tacca da arcuare si sostituiva una tecnica che richiedeva resistenza e continuità. La particolare conformazione a “canne” fa si che dopo i periodi di pioggia, queste restino bagnate a lungo e con esse la roccia adiacente e le protezioni in loco. Era quindi urgente intervenire per sostituire con materiale inox ancoraggi in parte logori. I settori richiodati (tutte le soste e i punti di assicurazione) sono quelli conosciuti come Ertomania e l’attiguo sperone di Profondo Rozzo. I tiri non richiodati (2 o 3) sono tali perchè già con materiale inox o con fittoni resinati.

Molti amici, durante l’esecuzione del lavoro, mi hanno esortato a “rifare” una chiodatura più consona ai tempi, ovvero esenti dal rischio di rompersi una gamba prima di moschettonare il primo fix e via dicendo. Ebbene, pur condividendo il principio (e chi mi conosce ben lo sa), ho invece preferito per diversi motivi, mantenere la distanza della chiodatura originale, quindi senza l’aggiunta di ulteriori protezioni. Sopratutto per chi è “alle prime armi” in arrampicata, valuti bene, le distanze tra i punti e le conseguenze di un eventuale volo (a suo rischio e pericolo).
Ogni sosta è provvista di moschettone inox con ghiera e antifurto. Con uno sbattimento immondo abbiamo provveduto a “smontare” il vecchio materiale ruggine sostituito e “stuccare” i vecchi fori per dare un aspetto pulito alla parete.
Ad oggi manca solo un bell’acquazzone ch ripulisca la polvere lasciata dal trapano…

Mentre, da pochi minuti, sono diventato nonno di un futuro “top climber”,
vi auguro un sereno 2016 “stretto tra le dita”.