Dopo aver portato a termine la libera della Fiamma nel 2013, insieme a Fulvio, torno a scalare al Pinnacolo, ahimè solo sei anni dopo. Quel giorno salgo New Age e, mentre scaliamo sui tiri chiave, butto un’occhiata a quella curiosa “pinna” che sale a sinistra della via.
La vaga fessura che solca questo spicchio di roccia richiama la mia attenzione, ma tiriamo dritto senza spender del tempo a guardare bene. Poco dopo torno a fare Il Risveglio, via che corre sull’altra faccia di questa fatidica “pinna”, con l’idea di guardare meglio la fessurina e capire se si possa individuare una linea scalabile.
Le prese sembrano esserci, l’unica pecca è che la parete, sia nella parte bassa che nella parte alta, è già intasata di vie. Rimango un po’ titubante; nel timore di aprire una via che non ha né capo né coda, non essendo una salita indipendente.
Nulla, accantono l’idea non essendo sufficientemente convinto.
Questa primavera invece mi si riaccende la lampadina, motivato anche dalla mia compagna Nicole che non ha mai provato ad aprire una via dal basso ed è incuriosita da tutto ciò.
Facciamo passare un po’ di foto che avevo scattato, cercando di capire la linea migliore da tenere; analizzando bene, la fessura è proprio interessante. Così decidiamo di provare.
Tra maggio e giugno apriamo insieme questi 4 nuovi tiri, di cui il primo attrezzato interamente da Nicole. La cosa più difficile è stata trovare il tempo tra i vari impegni di entrambi, ma, con qualche sacrificio, in quattro giornate siamo riusciti a tracciare questa nuova via.
Abbiamo cercato di tenere uno stile di apertura pulito, arrampicando in libera tra un fix e l’altro. Purtroppo però in un paio di tratti, a causa della roccia un po’ delicata abbinata alla difficoltà del tiro, ed aggiungerei alla mia scarsa forma in quel momento, non è stato possibile restare fedeli all’idea di partenza. In questi due tratti difatti i fix sono vicini e son stati piazzati restando appesi al fix sottostante.
La via nel complesso è molto bella e l’uscita del quarto tiro è decisamente particolare ed aerea; l’unica pecca è che la via parte dalla prima sosta di New Age e non arriva in vetta se non uscendo nuovamente su New Age.
Ci auguriamo che venga presto ripetuta e che i ripetitori si divertano tanto quanto ci siamo divertiti noi ad aprirla.
Info tecniche:
SOFFIO AL CUORE
- Pinnacolo di Maslana
- Maurizio Tasca e Nicole Duci, giugno 2021
- 150m circa (4 tiri), difficoltà max 7c (6c+ obbligato). II/RS2+
Via aperta dal basso a più riprese, attrezzata con fix 10mm ed anelli di calata alle soste; nonostante la via sia di carattere sportivo, in alcuni punti va integrata con protezioni veloci.
Accesso: da Bergamo seguire la statale della Valle Seriana e giunti a Ponte Selva proseguire per Valbondione lasciando il ponte della deviazione per Clusone sulla destra. Giunti a Valbondione attraversare il paese e seguire le indicazioni per funivia (Enel); pochi metri prima della funivia scendere verso sinistra per una piccola strada e parcheggiare l’auto in un piccolo spiazzo al termine. IMPORTANTE: da quest’anno tutti i parcheggi sono a pagamento; munirsi del gratta e sosta al bar all’inizio del paese. Attraversare a piedi il ponte ed imboccare il sentiero che sale alle Baite di Maslana sino a raggiungerle(20min). Dalle baite proseguire piegando a destra sino a raggiungere un torrente (quasi sempre asciutto); attraversare la valletta e dopo pochi metri deviare a sinistra (cartello in legno con scritto PINNACOLO). La traccia sale ripida inizialmente in un prato per poi inoltrarsi nel bosco. Dopo circa 45 min si giunge ad una radura con un traliccio dell’alta tensione, poco dopo si incontra sulla sinistra una vaga traccia che sale ripida tra gli arbusti (ometto) sino ad incontrare un palo della funivia. Subito dopo bisogna piegare nuovamente a sinistra percorrendo un tratto pianeggiante. Usciti dal bosco si vede nuovamente spuntare il Pinnacolo; proseguire per ripidi tornanti nel prato sino alla base della struttura; l’ultimo tratto è leggermente esposto, prestare attenzione. Circa 1h30’ dall’auto.
Attacco: la via parte dalla prima sosta di New Age; è quindi necessario salire il primo tiro che attacca a destra della grotta, nel punto più basso della parete (targhetta alla base con scritta New Age).
Discesa: in doppia sulla via. La via termina in cima alla “pinna” ma se si vuole arrivare in vetta al Pinnacolo si può proseguire sugli ultimi tre tiri di New Age; giunti alla Madonnina si scende in doppia su New Age.
Materiale: 10 rinvii, utili un paio di cordini per allungare le protezioni, una serie di friend fino al n°1 BD micro compresi, dadi medio-piccoli, due mezze corde da 60m.
Descrizione dei tiri:
Salire il primo tiro di New Age, 35m 5b (4fix); consigliamo di fermarsi poco prima della sosta vera e propria sostando su pianta con cordone e maglia rapida.
L1: 50m, 6a. Aggirare la pianta ed attaccare la placca in corrispondenza della targhetta con il nome della via. Seguire inizialmente una vaga fessura tra la placca appoggiata, saltuariamente proteggibile a friend e continuare poi su placca sino al primo fix; alzarsi ancora qualche metro in placca fino a raggiungere un diedro-fessura sulla sinistra. All’altezza di un vecchio chiodo con anello (poco visibile) attraversare a sinistra per muretto verticale fino a raggiungere la sosta (2 fix da collegare).
L2 : 25m, 6b+. Salire dritti sopra la sosta per placca verticale sino a raggiungere il primo fix, alzarsi ancora sulla verticale per un paio di metri poi attraversare leggermente a sinistra sino a raggiungere il secondo fix. Da qui in poi seguire la logica sequenza di appigli che piegando leggermente verso sinistra porta sino alla sosta, situata su comodo terrazzino alla base della “pinna” (2 fix collegati, anello di calata). Tiro molto bello e tecnico con roccia molto bella, talvolta lavorata a tacche e buchetti; 4 fix nel tiro
L3: 35m, 7c. Dalla sosta alzarsi verso destra per un facile tratto sino a raggiungere il primo fix. Qui la parete si impenna e sino al quarto fix (chiodatura vicina) si scala su piccole prese ahimè un po’ delicate. Dal quarto fix, con un po’ di decisione, si esce verso sinistra sullo spigolo superando con passo atletico uno strapiombino con vene di quarzo sino al quinto fix. Abbandonare la comoda nicchia e portarsi nuovamente sulla destra seguendo la vaga e delicata fessurina sino ad un piccolo terrazzino sulla sinistra dove si sosta (2 fix collegati, anello di calata); in totale 8 fix ed un chiodo.
L4: 35m, 7c. Traversare leggermente verso destra per riprendere la fessurina e salirla sino al suo termine (1 fix). Giunti ad una piccola banchetta portarsi leggermente a sinistra e rimontarla per raggiungere il secondo fix; proseguire dritti sulla placca tenendo per qualche tratto il filo dello spigolo sino a raggiungere una prima cengia. Salire in placca su belle vene di quarzo (terzo fix) raggiungendo la seconda cengia. Alzarsi sullo spigolo sino a moschettate in quarto fix; da qui ribaltare sulla placca appoggiata sinistra dello spigolo, salirla per circa 3-4 metri per poi tornare con passo delicato a riprendere il filo dello spigolo e girare verso la placca strapiombante (quinto fix, moschettonaggio precario). Si scala ora per un paio di metri tenendo lo spigolo in strapiombo e giunti al sesto fix, con un passo di blocco si traversa verso destra sino ad una buona banca; rimontarla e raggiungere la sosta su comodo terrazzino.
Da qui potrete decidere se gettare le doppie o proseguire per le ultime tre facili e divertenti lunghezze di New Age sino alla Madonnina in vetta al Pinnacolo.