Picos de Europa, Mallos de Riglos;
le diverse prospettive dell’arrampicata la dove è stata scritta la storia dell’alpinismo spagnolo.
Di Giorgio Mallucci
Gianni è mio amico da 43 anni, da quando cioè abbiamo fatto insieme il corso di roccia nel lontano 1967.
Potrebbe sorgere spontanea la domanda:” ma chi è e che cavolo c’entra Gianni Battimelli con un articolo su Picos e su Mallos!”.
Invece c’entra e come! Lui è sempre stato un cultore di posti nuovi e spesso lo stimolo a nuove esperienze.
E’ stato così che quando ci ha proposto un viaggio arrampicatorio ai Picos de Europa, Elisabetta ed Io abbiamo immediatamente accettato e con noi altri due amici, Paolo e Bombebo.
Picos De Europa è un salto nel passato, un ritorno alle dolomiti di una volta.
Paesi sperduti alla fine di strade strette e torte, nessun impianto e prati con le mucche da cui partono sentieri lunghi e scoscesi.
I rifugi poi sono spartani ed economici, ma se si mettono le tende nel pianoro sottostante nessuno dice nulla perché chi si porta la tenda in spalla per tre ore acquista il diritto di metterla e non solo, lo si fa anche cucinare, certo dopo che gli ospiti del rifugio hanno finito di mangiare.
Dal punto di vista arrampicatorio poi Picos offre alcune delle più belle scalate che abbia mai fatto.
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