Passaggio Dogon |
Giovanni Ogaro, e la via del Passaggio Dogon… un viaggio sulle tracce del Mali verticale, e di antiche storie… |
Pilastro Yèyènè. Bello, estetico e inviolato, sito nelle vicinanze del villaggio di Youna, subito ce ne siamo innamorati e così si è formata la cordata Gio’ – Adri… Spesso ci siamo incrociati in Valle, ma mai ci siamo legati assieme, perchè… boh?Partiamo al mattino presto accompagnati dalla nostra guida Salvador Campillo e Cece, che, per una distorsione al ginocchio non potrà arrampicare per qualche giorno. Ci sacricano dopo un’ora alla base della parete con tutto il materiale per l’apertura della via che abbiamo individuato il giorno prima… mezz’ora e siamo all’attacco della linea di fessure che vorremo salire, che si riveleranno larghi camini intasati da vegetazione e blocchi instabili.Optiamo di attaccare più a destra su una linea di diedri e fessure che mi ricordano le belle arrampicate ad Indian Creeck nello Utha. Abbiamo di tutto: 2 serie di friends, nuts e trapano e spit, ma…. non so chi dei due ha dimenticato la punta, poco importa, ci facciamo una bella risata e la salita sarà only clean… pure le soste. Riusciamo a salire 3 lunghezze di cui la terza risulterà la più dura, ma di vera soddisfazione, forse col trapano avremmo ceduto alla tentazione…Il giorno dopo siamo di nuovo all’attacco e, col trapano operativo per sistemare le soste, risaliamo le fisse e continuiamo il nostro viaggio sulla parete che ci propone una arrampicata prevalentemente in fessura ad incastro. Durante la salita per due volte incontriamo sulle cenge degli ometti in pietra e increduli ci chiediamo: “ma chi è già passato di qua? Che la via sia già stata salita? Impossibile!”… L’esperto Salvador ci spiegherà poi che spesso su queste pareti si trovano tracce di passaggio dei Dogon, popolo che viveva sulle montagne per sfuggire agli schiavisti. Per questo la via prenderà il nome di “Passaggio Dogon”. Siamo all’ultimo tiro e le ombre lunghe delle poche piante esistenti nella piana sottostante alla parete preannunciano la notte che qua sempre ci coglie di sorpresa… Siamo vicini all’equatore. Arrivati sulla cima ci godiamo lo spettacolo del tramonto e le forme dall’aspetto quasi lunare della nostra vetta. Passaggio Dogon: 300m, 8 lunghezze, 7B ( 6b obbl.)… solo numeri da confermare… ma è il nostro viaggio… La discesa molto aerea al buio, la punta del trapano dimenticata, aver scalato con un nuovo compagno d’arrampicata e l’aver esplorato e conosciuto un paese e un popolo cosi affascinante e’ stato il nostro vero viaggio. Giovanni Ongaro Yéyéné
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