Non è proprio dietro l’angolo, ma neppure alla fine del mondo… Il Marocco è una destinazione dove negli ultimi anni tanti scalatori hanno saputo trovare straordinari giacimenti di roccia di gran qualità.
Nel 2013 i Ragni Andrea “Pavaz” Pavan e Daniele “Neno” Tavola erano già stati lì in una vacanza all’insegna del bouldering. La loro destinazione iniziale, il massiccio vulcanico di Siroua, nei pressi del villaggio di Amassine, però, non era risultata praticabile a causa delle condizioni meteo decisamente “artiche”.
All’inizio di questo mese Pavaz e Neno sono tornati alla carica con gli amici Luca “Nini” Marini e Umberto “Milano” Benaglia, riuscendo questa volta a trovare le condizioni adatte per una fruttuosissima esplorazione.
“Il sito si sviluppa lungo una valle ad ad una quota di circa 2500 m e in zona sono presenti diverse sorgenti. Le temperature a maggio
sono fredde ma senza andare sotto zero, mentre di giorno il sole picchia duro – racconta Pavaz – Nonostante il caldo c’è sempre vento e l’aria è molto secca quindi aderenza top, sempre. Abbiamo salito oltre 30 passaggi dal 6a al 7c+ Fb oltre a due tiri di 7b+ e 6c.
I passaggi sono molto vari, dalla placca a tacche ai tetti a tafoni. La roccia è abbastanza abrasiva, ma dipende dai blocchi. Altezze dei massi varianodai cofani agli highball di 8m, poi serve corda o coraggio. Un grazie va ovviamente al Gruppo Ragni e agli sponsor Adidas Outdoor e Skylotec per il supporto fornito al nostro viaggio”.
Ecco un po’ di immagini del viaggio nel massiccio del Siroua:
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