Il punto debole della scalata in “relativa sicurezza” nella falesia di Animal House del Cainallo nel comune di Esino Lario (Lc) sono sempre state le soste di calata. Costituite da 2 ancoraggi fix 10 mm spesso non inox, nè il tirante nè la placchetta, come del resto tutti quelli delle vie della parete, ma in ottimo stato ad un giudizio visivo, per almeno altri 10 anni. La criticità restava il “punto” di calata, ovvero quello a cui appendiamo la nostra vita nel momento della discesa a terra. Da sempre, i due ancoraggi erano collegati tra loro da un cordone divenuto vetusto, marcio e non tensionato, passato direttamente nell’anello delle placchette e un moschettone d’abbandono (di lascio), spesso con la “gola” scavata dallo sfregamento della corda, in condizioni quindi da non fidarsi neppure per il “guinzaglio del cane”.
L’ultimo degli interventi “sul campo” del Gruppo Ragni di Lecco è stato quindi quello della sostituzione di tutti i cordoni, con catena, allestita con maglie rapide e moschettone di calata in acciaio inox con ghiera, certificati e garantiti CAMP. In pratica lo stesso intervento precedentemente fatto e ben apprezzato, nella falesia del Grottone di Pradello.
Tutto qui, anche se non da poco, ribadendo un concetto personale: neppure mille spit infissi ci autorizzano l’arroganza (che alle volte sfiora nel disprezzo altrui) della proprietà o della tutorialità di “questa o quella” falesia o parete. Solo azioni di buon senso, la passione, il senso di condivisione con gli altri (certo anche del tempo e del denaro personale utilizzato), il rispetto dei luoghi e delle persone, ci restituiscono la gioia di un tramonto sul lago come pochi al mondo.