“Volevo ringraziare tutto il gruppo Ragni per la bellissima serata di ieri, per la passione ed ispirazione che sapete trasmettere ogni volta, lasciando un brivido sulla pelle di ogni appassionato. I complimenti per le incredibili avventure di quest’anno, di grandi e piccini, si sprecano e non saranno mai abbastanza. Continuate così ragazzi! Il vero valore, che forse si cela agli occhi di chi può solo osservare esternamente, si ritrova nella passione e la cura per ogni dettaglio. Questa è la ricetta sana per tutte le imprese passate e future. Continuate così e portate avanti quella che è la vostra idea di alpinismo e passione per questa disciplina che, alle volte, stupisce quanto possa trascendere la semplice connotazione sportiva. Grandissimi e ancora un grazie sentito di cuore! Un novizio qualunque”. – Marco Benedetto
“Vedervi tutti insieme e da vicino per me che riesco a malapena a fare un 6a è un’emozione che non immaginate neppure. Mio figlio non stava nella pelle. I filmati sembravano prodotti da Discovery channel. Tutti bellissimi con quello del ghiaccio, di Carnati e Baffin che in certi momenti sembravano proprio Hollywood. Ero convinto che nostro figlio si sarebbe addormentato e invece alla fine vi rincorreva”. – Stefania Pirola
Questi sono solo due dei tanti messaggi ricevuti anche quest’anno dopo la serata Maglione in Rosso.
Che dire? Ancora una volta: GRAZIE A VOI! Grazie a voi che ci seguite con tanto affetto, tanta passione. Mostrare le immagini delle nostre avventure nelle tante serate in giro per l’Italia è sempre emozionante, ma farlo nella nostra città, davanti ai nostri amici, beh, è qualcosa di più!
Il nostro grazie non è solo per il calore che ci avete dimostrato nel corso della serata, ma per quella passione che brucia da settant’anni e più.
Senza questa passione, senza questa condivisione, senza questa tradizione semplicemente non ci sarebbero i Ragni e i nostri alpinisti non sarebbero in grado di fare quello che fanno in giro per il mondo, con lo stile e i valori con cui lo fanno.
I Ragni sono i Ragni di Lecco, nel senso che appartengono a questa città, a questo territorio e alla sua storia. Ciascuno di noi che vestiamo il Maglione Rosso ha un debito nei confronti di qualche padre, madre, nonno, nonna, cugino, amico che magari non ha mai fatto neppure il III grado, ma che un giorno ci ha portato in montagna.
La cosa grande delle serate come quella al Cenacolo Francescano è che questo debito di riconoscenza, che, se vogliamo, possiamo anche chiamare cultura e tradizione dell’alpinismo, lo puoi vedere lì, bello arzillo e “razzento“, nonostante l’età (è da più di cento anni che se ne va in giro per le montagne di Lecco e del mondo!) e i cambiamenti della società e dei costumi.
Con un po’ di fortuna (e di bravura!) lo puoi anche fotografare questo spirito dell’alpinismo lecchese, come ha fatto il reporter de Il Giorno regalandoci la bella immagine di apertura di questo articolo: almeno quattro generazioni diverse di Ragni riunite sul palco del Cenacolo, che scherzano e se la ridono con una complicità che solo una grande e condivisa passione può regalare.
Ecco, visto che ci siamo tanto entusiasmati vi diamo già l’appuntamento per una nuova serata insieme: