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Pedeferri, il suono del Trombone e…altro!

relazione trombone

Eccoci al consueto aggiornamento sull’attività stagionale del nostro instancabile Simone Pedeferri, come al solito ricco di belle realizzazioni e novità curiose ed interessanti anche per chi non si interessa solo di gradi e alte difficoltà in falesia e in montagna.

 

Forse la news che colpirà di più l’attenzione, soprattutto degli innamorati della Val di Mello, è la notizia della prima salita del Trombone, ovvero l’uscita diretta dalla Tromba di Oceano Irrazionale, quella che ti trovi lì davanti – tanto logica quanto orrida e repulsiva – a metà del fatidico tiro della Tromba, quella che tutti hanno pensato “ma sarà fattibile?” per poi incastrare la gamba gamba e strisciare (non senza patemi) lungo la mitica fessura in traverso a destra, quella che qualcuno avrà pensato “prima o poi vado a farla”, ma che fino ad oggi era rimasta lì ad aspettare chi che avesse fiato abbastanza per suonare la propria musica nel temibile Trombone…
Bon, bando alle ciance e lasciamo la parola al Simo:

“Finito il periodo estivo di impegni lavorativi, la mia mente è subito rivolta al progetto della Meridiana. A inizio settembre ho quattro giorni da dedicargli, uno lo uso per la sistemazione del bivacco ai piedi della parete. Con l’ingegnere Mirko Masè creiamo un soppalco per dormire, due nuove panche e diamo una sistemazione al caminetto, una casa perfetta…

I rimanenti tre giorni ripasso i tiri chiave, faccio qualche tentativo sui 30 metri del tetto della decima lunghezza che dà segni di cedimento. Le sequenze cominciano a venire e sistemo definitivamente l’altro tiro chiave della via, il quinto, che è composto da un difficile boulder in partenza e una placca di movimento molto esigente, il tutto per 40 metri.

Decido di fare tre settimane di allenamento con qualche uscita in falesia e in parete, una di scarico dove andrò al mare con la famiglia e poi dovrei essere pronto per questa sfida.

Nelle settimane di preparazione riesco a venire a capo in un progetto chiodato da Mirko al Formaggino, dal nome “De lo malo sale siempre algo bueno” cioè “In ogni male c’è un po di bene”. Io direi che in ogni via c’è sempre un passaggio che non ti viene! Su questo tiro stavo proprio sclerando: su 45 metri il tutto si risolveva in 12 movimenti, 5 metri su 45 dove la mia statura non mi aiutava di certo a prendere il rovescio per impostare la sequenza. Stavo per mollare quando qualche giornata di buona aderenza mi ha dato le condizioni per riprovarci e così il rovescio e le piccole tacche e il lancio finale sono entrati nel sacchettino! 8c io penso, più o meno..

Sempre nella stessa falesia, libero un concatenamento dal nome Mui lunga, 55 metri di 8b, fantastici!

Una visita di tre giorni al Precipizio con Luca Schiera consente di realizzare la prima libera del Trombone, cioè l’uscita diretta di Oceano Irrazionale e la salita di Baby Free, 600 metri, 18 tiri fino al 7b.

A inizio ottobre, dopo il mare, sono motivato e in forma, tutto procede bene: destinazione Meridiana. Ho parecchi giorni da giocarmi in questo mese, anche se so benissimo che non è il periodo perfetto  mi convinco che qualcosa di buono farò… e invece comincia a piovere: ma quanto c***** piove!!

Vado a controllare la parete e capisco che è talmente bagnata che per quest’anno non tornerà più in condizione. Sono molto demoralizzato, ma mi stimolo, visto la buona forma fisica, a trovare un altro progetto su di un’altra parete. Vado a controllare una via che avevo chiodato anni fa allo Scoglio della metamorfosi in una giornata da solo mi calo, provo le sequenze su questo muro fantastico di 6 tiri, ma la pioggia mi allaga pure questo e la via segue un’enorme colata nera… anche questo non è più realizzabile per quest’anno.

Tra uno scroscio e l’altro libero nella zona Remenno la variante di sinistra di Dammi Power, ne esce una via di continuità in forte strapiombo Superpower, 8b + e due nuovi blocchi nella zona sistemata per il Melloblocco 2013: L’ultima ruota del carro 8a e L’ange de talon 8a+.

Poi a fine ottobre/inizio novembre con tutto questo tempo instabile, prende il sopravvento la voglia di rimanere appeso su una parete. Mi viene in mente un grottone verso Como che avevo visto nei primi anni di scalata. La zona è un parco, ne parlo con Luca e, entusiasta facciamo le richieste all ente, parliamo con i responsabili del CAI della zona e della forestale.

Rimaniamo d’accordo che faremo un controllo per verificare se su questa enorme grotta sia possibile arrampicare in libera se la qualità della roccia sia accettabile. Dentro me sapevo benissimo che la grotta era rivolta a nord e quindi andando verso l’inverno non sarebbe stato possibile provarla fino a periodi più caldi, ma volevo passare qualche giornata appeso a qualche parete e così in 6 giorni di pioggia riusciamo a capire che il progetto è fattibile.

Ne esce una via di 150 metri strapiombante più di 70 (quindi l’acqua non ci toccava). Penso che sia la multi pich più strapiombante che ho mai attrezzato. La Divina Commedia ora è a buon punto ma dobbiamo aspettare ancora il permesso definitivo del parco, dato che la zona è molto delicata per i rapaci e anche in futuro bisognerà adattarsi alle norme.

Tra un tiro chiodato e l’altro a fine novembre in poi il tempo migliora e dedico alcune giornate in falesia con diversi amici, alcune uscite verso la Liguria e il sud della Francia dove salgo una dozzina di vie dall’8a all’8b che mi fanno sempre rimanere di buon umore!

Una visita veloce al Sasso Pelo dove da un paio di anni non tornavo, dove sono racchiusi tanti ricordi e probabilmente passato più per rivederlo che per scalarci. Guardavo le vie che avevo liberato e cercavo qualcosa da salire, mi è venuto in mente di un progetto chiodato da Giovanni nel ’94 e rimasto senza rp. Non so perché, forse la posizione un po’ defilata o perché spesso bagnato, oppure gli manca un grado ma questa via non l’ha mai guardata nessuno e aspettava di essere salita da vent’anni… incredibile! Erezione diretta 8a piuttosto boulderosa, bravissimo Giovanni per questa intuizione!

Chiudo i conti con una via che avevo già provato in precedenza al Grifone, Riti tribali 8c+. YES!!

Di ritorno in Valle non poteva mancare la solita via invernale al Sasso del Centro Polifunzionale (è un po’ di anni che scalo su questo sasso quasi esclusivamente d’inverno e pian piano aggiungo una via ogni stagione), né è uscita una via corta e intensa nello stile del posto: Crash test 8b+ (il nome deriva dalla quarta rinviata molto impegnativa, io ho messo un materasso sul sasso sottostante…non si sa mai!)”.

Simone

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