“Anche lui è un nostro amico” diceva una valida pubblicità anni ’80, e con Ege è proprio così. Ege è Eugenio Pesci, 54 anni, milanese, mezzo genio di filosofia. Insegna nei licei, alla facoltà di Architettura del Politecnico e bla…bla. Ma sopratutto scrive, arrampica e chioda. Ha scritto tutte le edizioni degli ultimi decenni delle guide d’arrampicata delle Grigne e dintorni e ha aperto più di 20 vie moderne nelle Prealpi Lombarde, (tra l’altro If al Cavallo con Matteo Della Bordella nel 2015) poi in Val Formazza, in Campania, Sardegna e Verdon (l’ultima: 2 Poveri Vecchi con Ivano Zanetti, 1 settimana fa, la prima multipitch aperta dal basso da arrampicatori italiani in Verdon). Ha chiodato decine di monotiri e diverse falesie e l’ultimo regalo che ci ha fatto, giusto per gustare l’aria frizzante di questo fantastico inverno alle porte, è il MURO DI HALLOWEEN a Ballabio (Lc). Qui, Eugenio ha infisso quasi 500 punti di assicurazione (fix inox), ha costruito sentiero e ferrata di accesso, ha disgaggiato e consolidato, completamente SOLO e di TASCA SUA. (Necessario scriverlo in maiuscolo prima che qualcuno poi si lamenti eccessivamente se “quel chiodo è lungo” o “l’appiglio ancora polveroso”). Gli amici, Giovanni Rivolta e Pedro hanno liberato (quasi sempre a vista) i tiri di maggior impegno.

Premessa importante: NON è una falesia per principianti. Mi spiego meglio concretizzando: tutte le soste di partenza dei tiri sono “appese” attaccati ad una corda fissa a 20 metri da terra. Se letto sullo schermo dice poco, mettersi le scarpette, manovrare corde, muoversi tra un attacco e l’altro richiede cautela e un minimo di esperienza sulle manovre di corda. Altra nota importante: la pietra NON è il calcare dell’Angelone. La roccia è buona, ma richiede la pulizia della frequentazione e alcuni aggiustamenti (sia per qualche fix che per qualche appiglio dubbio) a venire. L’esposizione sud garantisce fin troppo caldo e sole dal mattino a sera. Sono INDISPENSABILI la corda da 80 metri, da 25 a 30 rinvii, longe e materiale personale di autoassicurazione, il casco per chi assicura, in questo caso è veramente molto consigliabile. Lo stile di scalata è la placca verticale, dita e capacità di lettura della roccia fanno la differenza. La chiodatura (naturalmente sicura) ma non ravvicinata. Divertimento certo per chi pregusta “panoramici” viaggi verticali. “Un pò” meno per chi (lecitamente) è alla ricerca della prestazione sportiva.

Accesso e vie: da Ballabio si prende la strada per Morterone. Dopo aver percorso alcuni tornanti, si parcheggia su un tornante con la scritta rossa evidente HLW. Una traccia “bollata” porta alla base della parete. Qui inizia una breve ma non banale ferratina che porta alla cengia sospesa. Gradi e lunghezze sulle foto allegate. Le vie 3 stelle sono: Vita da strega, Tomba con vista, Halloween boulevard, Merenda col vampiro, Uno spettro a pois, La zucca magica.
(Tutte le foto di M. Giacherio)


Allegra combriccola con fioriere “indispensabili portaoggetti”