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Pedeferri, Gradi, sogni e visioni…

simo_meridiana

Intro del redattore sdolcinato:

Le mail del Simo (Simone Pedeferri – ndr) sembrano sempre innocue ad una prima occhiata: “Ciao ti mando un po’ di notizie, usale come vuoi, mettile sul blog e, se c’è qualcosa di interessante che ti piace, mettile sulle news dei ragni…”.

Uno pensa di trovarci la solita cronaca delle salite e delle realizzazioni recenti. Certo, roba di assoluta qualità trattandosi del Simo, ma pur sempre gradi (alti) e nomi di vie più o meno famose e corteggiate. Le solite cose, insomma, a cui ci hanno abituato le news dei forti, dei fortissimi e dei fuoriclasse che rimbalzano ogni giorno sul web: ok, leggo, penso “che bravo!” e passo alla news successiva. Punto e a capo.

Ogni volta così… e ogni volta rimani fregato: c’è sempre una parola, una frase, un episodio che va più a fondo, che riesce a strapparti dalla sedia dello spettatore e a portarti lontano, a farti sudare le mani e a ricordarti che quella roba lì, magari con sette o otto gradi di meno, è quello per cui anche tu bruci di passione.

Grande Simone, che sai raccontare il potere dei sogni e hai la forza e la pazzia necessarie per continuare ad inseguirli. A te la parola:

 

NEWS WENDEN

Dopo le salite fruttuose del Ratikon non poteva mancare l’uscita al Wenden. La mia scelta è caduta sulla via simbolo di questa parete: Batman 7b+ e 7a obbl esposto. Devo ammettere che all’attacco della via, con questa fama di capolavoro dell’arrampicata moderna, ero teso. Volevo assolutamente salirla a vista e il primo tiro mi ha davvero impegnato probabilmente a causa della tensione. Da lì in poi, mi sono sbloccato, l’arrampicata è diventata fluida e ho potuto godere di questa via aperta dai due fratelli Buhler nel 1989, un vero capolavoro dell’epoca!

 

NEWS MERIDIANA

Le vie che ho ripetuto a inizio stagione mi hanno dato soddisfazione, le qualità sia a livello storico che sportivo sono notevoli (come Batman e Acacia) ma tutte hanno le stesse caratteristiche, quello che gli manca è che non sono vie “selvagge”, nel senso avventurose e forse era quello che ora volevo.

Dopo le salite positive in Ratikon, Wenden e nelle zone circostanti, il fisico e la testa erano pronti per continuare quella che considero una visione. Le visioni sono importanti perché sono loro che creano sogni… e noi scalatori viviamo di sogni!

La mia visione si è formata verso la fine di agosto del 2011 con Davide mentre risalivamo la Val Torrone: dovevamo andare ad aprire una via nuova ma la Meridiana ci è comparsa illuminata dal sole e come una sirena ci ha chiamato (o fregato!).

Così abbiamo deciso di iniziare questo progetto: la libera della parete più strapiombante del Masino. È iniziato tutto in due giorni che ci hanno portato sotto l’enorme tetto e un bivacco molto gelido senza sacco a pelo.

Volevo una linea che fosse un passo in avanti nella valle in cui sono cresciuto come arrampicatore in libera sulle sue grandi pareti, una via che potesse andare anche oltre il mio limite e che segnasse una traccia di evoluzione sia come linea che come difficoltà.

Alla fine del 2011 avevamo totalizzato sette giorni per preparare la via e nel 2012 ne abbiamo fatti altri otto sempre con lo stesso gruppo di amici (Mirko, Spini, Luca, Pietro, Stefano). Quindi ho passato quindici giorni per provare la via e prepararla, calcolando che è solo possibile provarla da agosto in poi perché è sempre bagnata, questo crea un grosso limite.

È una via completa che racchiude tutte le caratteristiche dell’arrampicata: dal boulder alle placche expo ai tiri fisici. Dopo le vie ripetute di questa primavera ho passato due giorni nel cuore della via con Mirko dove si trova il tetto di 30 m di resistenza, un tiro unico nel suo genere nelle Alpi. Ho capito che non è importante se io la salirò in libera (anche se ci proverò con tutte le energie) ma credo che siano più importanti le idee che sono il motore dell’alpinismo come è stato per me la Salathé in libera di Paul Piana e Tod Skinner.

Ora dopo tutto questo lavoro il prossimo passo sarà cercare di liberare i singoli tiri che, dato le loro  caratteristiche una differente dell’altra, non sarà cosa facile trovare la parete asciutta (cosa mai vista negli ultimi 24 mesi). Ma i sogni esistono… “I sogni vanno presi per il collo e sbattuti” cit. Paul Piana (qui di seguito potete vedere un’anteprima del video dedicato alla via sulla Meridiana).

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NEWS ARRAMPICATA SPORTIVA

La Meridiana a me, Mirko e Davide non bastava come progetto da condividere e dopo Strombix, la Grotta del Ferro e Il ripetitore, abbiamo pensato di rinsaldare maggiormente la nostra amicizia trascorrendo le  nostre giornate appese alle corde per chiodare una nuova struttura (ancora segreta, perché vogliamo trascorrere ancora qualche giornata per godercela) che diventerà sicuramente un gran spot.

Il muro si presenta fantastico, alto dai 35 ai 50 m con vie a 5 stelle e ho trascorso delle buone giornate di allenamento per la montagna. Su di essa ho liberato 9 vie dall’8a all’8c. Fra queste mi ha particolarmente soddisfatto Tormenton uscita destra e sinistra sull’ 8b/+, un muro fantastico su appigli unici e Magia bianca un 8c di 40 m, grazie a una visione di Davide, una linea dove si fondono diversi stili di arrampicata: partenza boulderosa, spigolo tecnicissimo e aleatorio e una croce fisica con un tratto di resistenza per uscire, una linea incredibile… Su questa via, devo dire che la natura ha messo degli appigli e dei cristalli in posti incredibili e credo che questo settore per tutti e tre sia stato un punto molto importante di crescita e creatività verticale!

simone su uno dei nuovi tiri di 8c

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