Giovanni Quirici,
Arium
Di Fabio Palma
Campione svizzero junior d’arrampicata nel 1996 e poi promettente atleta della squadra nazionale per due anni, Giovanni abbandona risolutamente le competizioni per percorrere il mondo e arrampicare in free climbing sulle più grandi pareti di roccia Affascinato dal mistero della vita, si dedica allo studio della biologia e ottiene il diploma di biologo presso l’università di Ginevra nel 2003.
Dedica l’ultimo anno universitario allo studio particolare della Cronobiologia, scienza dei ritmi nel vivente. E nel 2004, inizia a viaggiare, prendendo il via dagli Stati Uniti nel 2004, infilando uno dopo l’altro i paesi per lui più affascinanti: Norvegia e Mali nel 2005; Compostela, Pakistan e India nel 2006; Ladakh, gole di Karnak, Makay, Karambony e Madagascar nel 2007; Croazia nel 2008; Finlandia, Gastlosen, Russia, Kazakhstan, Kirghistan nel 2009.
Conciliando l’arrampicata e la biologia, partecipa ad alcune spedizioni scientifiche.
Nel 2008 crea il simbolo Arium, che concretizza i sogni. Lo sappiamo, è una frase trita e ritrita, un po’ ingenua, ma Giovanni ci crede veramente, ha fatto delle scelte particolari ed è riuscito a perseguirle.
La sua libera della via di Piola a Trango ( 8a oltre i 5.000 metri) è un vero e proprio record mondiale, effettuata su una via perennemente all’ombra, che lo costringeva a scalare i primi metri di ogni lunghezza soltanto per ravvivare la circolazione sanguigna, e poi ripartire dalla sosta. Una salita in libera certamente più dura e pericolosa di Eternal Flame, e che stupì anche per le foto dei voli di Giovanni, alla ricerca della libera ad ogni costo. Come per la via “Samara is Nirvana” a 4.750 m (650 m; 7b, 7b obl.), la prima grande via d’arrampicata libera in Ladakh.
(continua)
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