Mio figlio Yuri lo ha visto così. I film che ho seguito come produttore, i video che abbiamo prodotto, le centinaia di ore passate dietro la luce giusta, i momenti giusti, l’istante giusto.
Tra lago e montagne che vedo tutti i giorni dalla finestra, e molti posti che siamo andati a conoscere da vicino.
Centinaia di ore di girato in un soffio, un video che ti scorre addosso ed è pieno di momenti in cui avrei voluto esserci e spesso non ci sono stato, se non dietro a più monitor. Con lui che esplorava centinaia di cartelle, di files, di “clips”.
Mancano i momenti del film della Uli Biaho, ma ce ne sono di tanti altri che sono anche ancora inediti, appartenenti a Leccomountains II, ancora non uscito ( anche se pronto da tanto ).
Penso sia un video che faccia venire la voglia di uscire da casa e muoversi per averne un altro fra un anno. Si vedrà.
Ci sono alcune idee, dentro, molte anche recentissime, come il layerlapse. Più di tutto, c’è la voglia che abbiamo avuto in tantissimi di far vedere il bello con il bello