“Le perle del lago” si intitolava una preziosa guida dedicata alle piĆ¹ belle vie di arrampicata del meraviglioso giardino di rocce che sorgono dalle acque del Lario.
La guida era lo specchio di un’irripetibile epoca esplorativa, durante la quale per scovare queste perle preziose bastava alzare lo sguardo da un qualsiasi sentiero e accendere la fantasia. Oggi gran parte del terreno verticale ĆØ stato esplorato e scoprire nuovi tesori ĆØ diventata cosa rara… ma non impossibile!
Complici le restrizioni di circolazione dovute all’emergenza Covid, alla fine dello scorso anno lo sguardo indagatore del nostro Paolino Marazzi, sempre affamato di nuove avventure verticali, si ĆØ andato a posare sulle pareti del Sasso San Martino, il salto roccioso che sovrasta il bel paesino lacustre di Griante, nel comune di Menaggio.
Non ĆØ stato certo lui il primo a vedere il Sasso in ottica arrampicatoria: negli anniĀ passati gli scalatori localiĀ avevano giĆ cominciato ad aprire in zona alcuni itinerari come la bella via delle Placche Solive. Nessuno perĆ² aveva mai messo le mani sulla sezione piĆ¹ compatta e strapiombante dellaĀ parete situata proprio sopra alla piccola chiesetta di San Martino: una rara perla rossa, sfavillante nel sole delle limpide mattine invernali.
Prima di imbarcarsi nell’impresa Paolino chiede la supervisione di Simone Pedeferri, che, dopo qualche dubbio iniziale accetta la sfida: si sale dal basso con cliff fra i denti e trapano alla mano!
All’avventura si unisce anche Mirko MasĆØ e cosƬ comincia il viaggio attraverso i rossi della parete, fatto di tante giornate trascorse in parete, di dubbi, emozioni, scoperte e generosi voli nell’aria limpidissima e gelida di dicembre.
C’ĆØ anche l’occasione per raccogliere in cengia un gigantesco masso che attendeva da tempo un passaggio verso valle e calarlo gentilmente con le corde alla base della parete, onde evitare che una sua discesa troppo frettolosa si concludesse direttamente nelle acque del lago…
Alla fine del viaggio i tre stringono finalmente nelle mani una preziosa manciata di perle: cinque spettacolari e aerei tiri, tutti di difficoltĆ omogenea fra il 7b e il 7c, protetti a fix posizionati senza troppa cattiveria… ma neppure con eccesso di generositĆ (insomma, siamo sul 7a obbligato).
A ispirare il nome per la nuova via ĆØ la musica che riempie le casse dell’auto durante i viaggi di avvicinamento: i Fat Boy Slim celebrano la loro ideale routine quotidiana cantando “Eat, Sleep, Rave, Repeat” e i nostri tre climber replicano con uno speranzoso “Drink Cliff Fuck Repeat“…
SCHEDA TECNICA:
Drink Cliff Fuck Repeat – Parete di San Martino (Griante di Menaggio)
Esposizione: Sudest
Apritori: Paolo Mrazzi, Mirko MasĆØ, Simone Pedeferri
Lunghezza: 140 m. – 5 tiri
DifficoltĆ : 7c max – 7a obbl
Materiale: 10 rinvii
Discesa: in doppia sulla via passando qualche rinvio
Avvicinamento: da Griante prendere il comodo sentiero per la chiesetta del San Martino. La parete si trova subito dietro la chiesa (30 min. dal parcheggio)