Oggi il tempo è bello, qui sull’Autobrennero si scoppia dal caldo e avrei preferito essere attaccato a qualche parete, ma questa mattina mi son risvegliato con febbre e gola in fiamme, così abbiamo anticipato di qualche ora il rientro a casa ed ora non ci resta che ripensare a questi 10 giorni passati a scalare in Dolomiti.
Il primo giorno abbiamo scelto una vietta facile e comoda alle Torri del Sella, anche perché dovevo verificare lo stato della spalla che mi dava un po’ di fastidio da qualche giorno. Il test tutto sommato è stato positivo ma le previsioni meteo non erano molto incoraggianti, così abbiamo speso i primi giorni in falesia.
Abbiamo scalato a Salares, una bella parete di roccia gialla vicino al passo Valparola, il giorno successivo siamo stati a “Set sas”, anche questa vicino al passo Valparola, con tiri su roccia nuova e gran potenziale per poi andare a Laste.
Finalmente arriva anche la prima finestra di tempo stabile, lo zero termico è molto alto perciò a sud potrebbe fare molto caldo, tuttavia a nord, vista la pioggia dei giorni precedenti c’è il rischio di bagnato, così decidiamo di andare a fare un giro a piedi; partiamo dalla nostra umida baracca di legno del Sass Dlacia e dopo qualche ora di cammino siamo in cima al Piz Conturines, scendiamo e su di nuovo su a Piz Lavarella per far ritorno in campeggio giusto il tempo per preparare il materiale per il giorno successivo.
Il tempo si conferma bello e la temperatura ancora alta, così ci dirigiamo verso il Passo Giau con l’intenzione di ripetere “Zoe”, una via abbastanza recente di Massimo Da Pozzo sui Lastoni di Formin. La via ci è piaciuta molto, su roccia sempre ottima e sicuramente da consigliare, una menzione particolare per i due tiri più difficili, il primo su roccia grigia alterna sezioni difficili a buoni riposi con chiodatura “giusta”, il secondo su roccia gialla propone una bella scalata di pura resistenza fino in sosta.
Per il giorno successivo sono previsti rovesci nel pomeriggio, così anticipiamo un po’ la sveglia e optiamo per “Bask”, una via abbastanza recente al Muro del Pissadù. Nel complesso la via è interessante e alterna tratti su buona roccia con altri su roccia un po’ più delicata, come sul primo tiro, forse il più impegnativo della via, ma per me nessun problema perché l’ho scalato da secondo 😉
Torna l’instabilità e noi torniamo a camminare, questa volta saliamo la Cima dell’Averau partendo dal Passo Falzarego passando poi dalle Cinque Torri, ma la mente è altrove, già stiamo pensando al giorno dopo con il programma di salire la famosa “Paolo VI” alla Tofana di Rozes.
La notte però non porta consiglio, ed Elena si sveglia con un po’ di mal di gola, così dobbiamo rivedere i nostri piani per ripiegare su qualcosa di un po’ più corto e la scelta cade su “Compagni di Merenda”, sempre alla Tofana di Rozes che presenta, tra l’altro, un bel tiro in traverso su buona roccia giallo rossa.
Una volta concluse le doppie impacchettiamo tutto, scendiamo verso la macchina e poco dopo passiamo sotto il primo tiro di “Da pazzo vecchio Pazzo”, il contesto è stimolante, la parete ormai all’ombra ma la roccia ancora tiepida, la base comoda e la via che abbiamo appena concluso non mi ha stancato molto, perciò mi attacco all’imbrago qualche rinvio e dopo una decina di minuti sono in sosta su questo bel tiro disperso sotto la mole di una delle più imponenti pareti delle Dolomiti.
Siamo ormai alle ultime battute della nostra vacanza, da una parte vorremmo scalare tutte le montagne del mondo tuttavia dobbiamo fare i conti con le energie che stanno esaurendosi, così scegliamo di andare alla Gusela del Nuvolau per salire “Fatta e rifatta”. Non si capisce come mai ma lo schizzo della parete che abbiamo in mano non ci torna, saliamo e scendiamo, poi nel dubbio risaliamo ancora ma continuiamo a non capire, intanto la gola mi fa sempre più male… è arrivato il mio turno 😉
“Salviamo” la giornata scalando il bel primo tiro di “C’est plus facile” e ripetendo il primo di “Fatta e Rifatta”, probabilmente dovevamo informarci meglio sulle relazioni delle vie ed è un peccato perché la scalata su questa piccola parete è davvero molto bella, concludiamo quindi la vacanza con il classico “ci torneremo”!