La valle dell’Orco è ormai ben nota da molti anni per le sue grandi potenzialità per l’arrampicata tradizionale; l’Ossola grazie a Cadarese, Yosesigo, Balma e Osso si è affermata negli ultimi anni come “mecca” europea dell’arrampicata trad, le foto delle fessure di Cadarese hanno ormai fatto il giro del mondo. Negli ultimi tempi Jacopo e Gabri hanno portato l’arrampicata trad in queste due zone a livelli incredibili e assistere o vedere i video delle loro salite è stato per me di grandissima ispirazione. Nel mio piccolo, mi è venuta voglia di cercare qualcosa di nuovo o meglio di riscoprire qualcosa che già conoscevo e provare a vederlo con l’occhio nuovo del “trad”.
Cresciano. Il 99% degli arrampicatori associano questo nome al boulder. Sono già in pochi quelli che sanno che in realtà Cresciano è una delle più grandi falesie del Ticino, con circa 150 tiri di corda! Figuriamoci in quanti sono al corrente del fatto che a Cresciano si possa scalare anche a nut e friends?
In realtà la storia delle fessure e dei tiri di Cresciano ha più di 30 anni. Claudio Cameroni (padre dell’ incredibile talento del Bouldering Giuliano Cameroni), è stato il primo a ripulire, attrezzare e salire in libera le fessure sparse qua e là nel Canton Ticino. In una chiacchierata di un paio d’anni fa proprio Claudio mi disse che per lui nei primi anni’80 la passione per le fessure è nata in modo del tutto naturale e spontaneo: “All’inizio, quando cercavamo pareti nuove dove arrampicare si andava in cerca proprio delle fessure. La fessura era la linea logica dove salire. Nessuno però mi ha mai insegnato come salire le fessure, ma mi sono trovato fin da subito a mio agio con lo stile e le tecniche di incastro”.
A quei tempi per Claudio, come pochi anni prima per Marco Pedrini e soci, la vera sfida era salire queste fessure in arrampicata libera. Lo spit era un gesto di provocazione e di ribellione che permetteva di arrampicare in libera in contrapposizione al tirare i chiodi in artificiale. Difficilmente in quei primi anni’80 Claudio e Marco avrebbero potuto immaginare che vent’anni dopo la provocazione e la ribellione sarebbe stata quella di usare friends e nut per lasciare la roccia pulita, in contrapposizione all’arrampicata sportiva con gli spit…
E probabilmente in pochi sono anche a sapere del livello raggiunto da Cameroni a metà degli anni’80 e delle sue prime libera per esempio di Scubidù Pensaci tu (1984, probabile primo 8a o 8a+ della Svizzera) e di La dudu elle s’enfu (1986, 8a di fessura d’incastro che certamente non conta molte ripetizioni).
Mentre, a mio avviso, i padri indiscussi del trad Ticinese, fossero Pedrini e Cameroni, i primi a riscoprire in tempi “moderni” questo tipo di arrampicata sulle rocce di Cresciano furono il gruppo delle “Aquile di Sotaregn”. In particolare Luca Auguadri, Ean Barelli, Enzo Scossa-Romano, Francesco Züger e diversi altri amici, circa 5 anni fa, proprio sulle pareti di Cresciano aprirono il settore “Sotaregn” che ha la particolarità di offrire sia tiri spittati che tiri trad a nut e friends.
Qualche settimana fa è venuto in mente anche a me di rivisitare alcuni dei tiri di Cresciano con l’idea del trad e, complici anche delle condizioni ottimali, ho provato a riscoprire diverse lunghezze (alcune delle quali avevo già salito a spit, altre no) proteggendole a nut e friend. Il risultato è stato per me stupefacente con alcuni tiri davvero di prima qualità, che offrono la tipica scalata rude di granito da incastro, e altre lunghezze più “convenzionali”, ma comunque proteggibili a friends e nut.
Ma forse è stato anche più interessante notare che c’è ancora del potenziale per nuove salite trad (di tiri spittati) o per nuovi tiri da aprire in stile trad, su difficoltà moderate, per chi avesse voglia di prendere in mano una spazzola e togliere un po’ di muschio.
La mia idea con questo articolo è di segnalare alcuni dei tiri già saliti in stile trad e stimolare la fantasia di qualcuno per nuove salite sia facili che estreme.
Una precisazione doverosa è che se pensate di venire a Cresciano e trovarvi davanti le fessure di Indian Creek o anche solo la concentrazione di fessure che si trova a Cadarese, rimarrete certamente delusi. Stiamo parlando di una zona con diversi tiri interessanti in fessura, talvolta sparpagliati in diversi settori, ma che sono certamente in grado di far divertire gli amanti del genere e rappresentano una valida alternativa a valle dell’Orco ed Ossola per la stagione invernale.
SETTORE ERMINIO
ERMINIO 8a (spit) 15m
Sistema di fessure strapiombanti
friend #5, friend piccoli e micro nuts (offset utili)
LA DUDU ELLE S’ENFU 8a (spit) 15m
FA Claudio Cameroni 1986
Fessura strapiombante con incastri difficili e precari
2 friend #2, friend medi e piccoli
CHI SE NE FREGA SE AL FREGA 6c (Spit) 10m
Corto ma impegnativo sistema di fessure
Friends piccoli e medi
MOSTRA DEL CAS 6b+ (spit) 20m
Breve camino yosemitico e fessura diagonale
friend medi doppi
CORNER CART 7b/+ (spit) 20m
Sistema di fissure svasate con difficoltà crescenti
friends medi e piccoli
SETTORE BEAUTIFUL
LASEM TUCA’ L’ALNASCA 7b+ (spit) 15m
Difficile fessura svasata da impostare in dulfer o con incastri precari
friends piccoli e medi
SETTORE CLAUDE AND CLAUDE
NEBBIA IN VAL PADANA 7C+ (spit) 20m
Arco rovescio fessurato con difficoltà crescenti, salito trad da S. Schupbach
SETTORE SOTAREGN
Numerosi tiri trad principalmente di difficoltà compresa tra il 6b e il 7a, per informazioni più precise fare riferimento al sito www.aquile.net o alle guida d’arrampicata
“Varese e Canton Ticino” M. Della Bordella, D. Mazzucchelli, Ed. Versante Sud
“Ticino e Moesano” Glauco Cugini, Ed. CAS (Club Alpino Svizzero)