corso roccia ragni

Si è da poco concluso il 61esimo corso roccia dei Ragni di Lecco. Un’ennesima esperienza di alpinismo e di vita per il Gruppo, gli istruttori e gli allievi che qust’anno si sono legati alle nostre corde. Fare una semplice cronaca delle varie uscite non renderebbe giustizia al vero significato di questa avventura, meglio lasciare la parola ai veri protagonisti, per questo riportiamo di seguito integralmente il messaggio che ci è stato inviato da Giovanni, uno degli allievi del corso.

“Ciao Silvano e ciao a tutti gli istruttori della scuola dei Ragni. Avrei voluto, di persona, ringraziarti e farti conoscere le mie impressioni su questa esperienza appena terminata, ma purtroppo non potrò partecipare alla cena conclusiva per impegni lavorativi.

Dato che non so se ci saranno altre occasioni di fare due chiacchiere, ho pensato di mandarti uno dei miei famosi messaggi con i quali ti ho assillato per più di un mese.Il corso di roccia è stata una esperienza tanto emozionante e coinvolgente quanto istruttiva e completa.

La vostra capacità di spiegare, al tempo stesso, con serietà e professionalità ma anche con serenità e allegria è fuori dal comune.

Ognuno degli istruttori, tutti molto diversi tra loro nel modo di essere e di avvicinarsi agli allievi, ha saputo regalare “un qualcosina in più” (vuoi un aneddoto, una spiegazione particolareggiata, una nozione geografica, una indicazione alimentare, un trucco di arrampicata, un consiglio sulla messa in sicurezza, un proverbio in dialetto, ecc.), che va ad aggiungersi alle interessanti sedute teoriche e alle prove pratiche.

Perché, in effetti, la scuola che proponete non è la solita lezione da seguire seduti in silenzio, prendendo appunti, per poi mettere in pratica quanto appreso…. o meglio… anche quello, ma soprattutto  è vivere la montagna al fianco di persone che la conoscono e la amano da anni e che sono pronte a trasmettere tutta la loro passione.

Tutto questo senza che nessuno ti faccia sentire un estraneo o un incapace, con la pazienza e la disponibilità che fatico a ricordare di aver trovato nelle scuole da me frequentate, non svilendo l’arrampicata in un semplice gesto atletico/tecnico ma elevandola a stile di vita.

Mi avete preso, un insicuro bradipo quarantenne di un quintale che passa le giornate lavorando al computer e non sapeva infilarsi un imbrago, ed in meno di un mese siete riusciti a farmi arrivare in cima sul torrione Magnaghi…sconvolgente!

Mi  è piaciuta molto anche la vostra scelta di farci provare i vari tipi di arrampicata, in aderenza o parete, e addirittura di farci assaggiare diversi tipi di roccia portandoci in Val di Mello per provare il granito tanto diverso dal calcare che ci circonda…. e se penso ai nodi che all’inizio parevano impossibili ed ora li faccio in parete con una mano sola!

Davvero, anche ad impegnarmi, non mi viene in mente come potreste rendere più completo quanto già mettete in atto.Forse, ma si tratta solo di sciocchezze di contorno, potrei dirvi di migliorare la parte di informazione: rispetto a quanto riuscite a dare agli allievi della scuola, la pubblicità che ne fate non è all’altezza.

Non ho trovato una pagina facebook (della palestra si, ma non della scuola) ormai fondamentale nella nostra società (per chi si vuol far conoscere). Potrei anche, ma questa è una mia fisima, consigliarvi di fare delle foto durante le uscite così da documentare quanto messo in pratica.

Non si tratta di lamentele, si intenda, solo di consigli amichevoli. Magari non guasterebbe che qualche istruttore fosse una bella donna… anche questo migliorerebbe il complessivo!

Scherzi a parte ti (e vi) mando i miei sinceri ringraziamenti perchè, per merito vostro, ho avvicinato aspetti della montagna che mai mi sarei sognato di apprezzare”.

 

Un allievo entusiasta,

Giovanni