di Fabio Palma / Foto di Tommaso Viganò
A Castione della Presolana gli arrampicatori, attempati e non, ben conoscono la storica Valle dei Mulini, che presenta più falesie su roccia ottima e in paesaggio super. Poi vi è la vicina Lantana e, ben visibile dalla strada che porta al passo, la splendida muraglia della Corna Rossa.
Nel progetto chiodature avviato nel 2012 non vi era soltanto La pietra del Sud, con il supporto alla crescita delle falesie di Sud Italia, ma anche un “guardarsi intorno” per aiutare i mai abbastanza ringraziati chiodatori sulle cui creazioni i nostri polpastrelli e scarpette varie si sono consumati per anni.
Abbiamo conosciuto Gianni Tomasoni in quel periodo, mentre stavamo aiutando i chiodatori del Lecchese e del Triangolo Lariano in generale. Mi ricordavo di avere scalato su quella muraglia, e di aver visto una corda fissa sulla destra, in una porzione di parete veramente superba, roba all’apparenza “spagnola”, insomma.
[new_royalslider id=”187″]
Così venimmo a sapere che quella corda fissa era la sua: poche parole e subito fatti, deliberammo il supporto con corde e materiale, quel settore DOVEVA venire fuori. Beh, tanto la fatica la faceva lui…
E’ venuto fuori qualcosa di veramente sontuoso, credeteci. Accanto alle lunghezze già esistenti (su roccia strepitosa e con alcuni tiri tra il 6c e il 7b assolutamente meravigliosi, stile molto “Ratikon” e “cornalbiano”), sono comparsi questi tiri di grande livello, alcuni per dita e gestualità da scalatori di gran classe. Spesso c’è inversione termica, si parcheggia a -8 e si scala in maglietta, anche se l’avvicinamento è di soli 20-25 minuti. D’estate è un forno, a dispetto della quota.
Come Ragni, da quel 2012 abbiamo aiutato alla nascita di oltre venti falesie. E questa, in bellezza ed estetica, ha il suo grande perché.
[new_royalslider id=”186″]