Sempre più elettrizzante l’atmosfera delle gare Speed italiane, crollano i personali come se piovesse, allenatori e atleti di tutta Italia ci stanno dando dentro.
C’è una cosa che ci contraddistingue come squadra, e non è che abbiamo la Campionessa mondiale Guivanile e Campionessa italiana assoluta nella lista.
É che siamo l’unica squadra italiana senza la struttura.
È così da sempre, e intanto nascono strutture ovunque. E si vede. Nei maschi soprattutto sono arrivati almeno 15 atleti nuovi di grande livello.
Nelle prove Bea prova la Mono nel passaggio dalla 5 alla 6, le è venuta la prima volta 3 giorni prima a Milano e sono sorpreso. Ne esce un 8″23, ottimo tempo considerando la novità che la blocca per un attimo. Le consiglio di rinviare a dopo questa gara la novità, non tanto per la posizione finale, ma per non sentirsi troppo indietro mentalmente rispetto a Randi e Rojas, le amiche rivali.
Samu incespica nelle prove, Cisky Vera e Tommy sono spenti. Provo a svegliarli.
E con Samu ci sarei riuscito, cavolo. Dopo una prima prova sbagliata Samu arriva alla presa 7 come un fulmine, sicuro sarebbe stato sotto i 7!! Purtroppo con falsa partenza. Tommy sale senza errori ma spento, arriva così molle che non schiaccia il bottone e mi in Furio, Cisky e Vera non abbattono il personale ma del loro percorso sono soddisfatto.
Bea spara un 7″97 nella prima prova che è però solo il terzo tempo, va come un fulmine nella seconda ma sbaglia a 3 metri dalla fine.
Negli scontri diretti se ne esce con un 7″86 nei quarti di finale e la semifinale con Andrea Rojas promette scintille, tutti si silenziano. Sfida da coppa del mondo
Partono come missili ma Bea sbaglia subito, alla terza presa, inizio della tecnica Tomoa. Si riattacca al ritmo da 7″80 ma chiaramente é lontana dall’avversaria.
Si isola arrabbiatissima e nella semifinale terzo quarto posto sale di Forza e rabbia, non fluida come le sue migliori salite ma anche perché quando sei rapidissimo la tecnica in ogni sport è sporcata. Conclude con 7″69, nuovo personale e a due centesimi dal primato italiano. Nel frattempo avevo telefonato a Man, collaboratore prezioso, per smontare in palestra la mezza via alta e montare la mezza via sotto. Abbiamo bisogno di 3 settimane di prove sulla bassa, mentre penso che Samu sarebbe da 6″50 con la struttura giusta e Cisky e Vera già da tempi interessanti per la nazionale. Intanto posso dire che certe diavolerie che applichiamo funzionano, manca la controprova ma i miglioramenti ci sono. Strada che é un sentiero malmesso ma le ruote motrici spingono.