Prato, 21 Febbraio 2020, seconda tappa di Coppa Italia Boulder, una giornata che ci rimarrà per sempre indelebile nella memoria, quando, in piena gara, si sparse la voce del 38enne di Codogno, quel NON paziente zero che diede inizio a quella anormalità che ancora oggi ci perseguita.
Anormalità che ci ha costretto a partire prima, con le qualifiche il venerdì per le ragazze e i ragazzi contenti di stare via da casa un giorno in più…
E le qualifiche, si sa, non sono mai scontate. Giulia Rosa, Valentina Arnoldi e Beatrice Colli sono nello stesso gruppo, insieme a tante nazionali giovanili, senior e altre ragazze molto brave.
E’ una battaglia: sul primo blocco né Valentina, né Giulia, superano la zona, mentre Bea arriva al Top come se stesse bevendo un sorso d’acqua.
Il secondo blocco, da me e altri allenatori inizialmente giudicato il più facile, vede Valentina salire flash, ma poi iniziano le sorprese; Giulia fa solo zona, molte nazionali non prendono il Top, e Bea che sbaglia interpretazione, lo rende tre volte più duro e fallisce pure la zona!
Nel terzo blocco si entra con un coordinativo che fa parecchie vittime, tutte e tre le nostre lo superano e fanno zona, ma non tengono mai il Top, di difficile lettura e postura.
Il quarto è il blocco più difficile, tutte stanno rischiando, non solo le mie. Difficilissima già la zona, per un’entrata di forza esplosiva e coordinazione seguita da un bloccaggio furioso. Ed è solo l’inizio, dalla zona al Top tutto è superfisico e anche tecnico. Vale riesce per il 50% della prima parte, niente zona, Giulia non riesce a trovare una soluzione, Bea tira fuori classe, testa, grinta, prima la zona e caduta, poi il Top, a non molto dallo scadere dei 5 minuti. Leonessa
Ultimo blocco, Vale e Giulia più volte non tengono il Top, fino a lì molto brave. Blocco da scalare delicato di placca con grandi prese super svase. Esce Bea e unica fra tutte si inventa uno scorpione, sorta di movimento coordinativo molto complesso per poi raggiungere facilmente il Top, per lei sarà semifinale.
Sabato tocca ai ragazzi, Juri Villa sul primo blocco dopo neppure 1 minuto non tiene il Top dopo una salita “arrogante” e dinamica che strappa applausi ad allenatori e tracciatori.
Poi però purtroppo nella foga agonistica sbaglia altre volte e non tiene il Top pure all’ultimo secondo. Anche Samuele, come altri nomi illustri, si deve accontentare solo della zona.
Nei due blocchi successivi, molto fisici, da senior, Juri non capisce sul terzo che la zona, da lui raggiunta flash, e poi per ben 7 volte, è il massimo raggiungibile (neppure Bombardi raggiungerà il Top…), si sfianca e pagherà dazio dopo, idem Samuele.
Nel quarto blocco Juri fallisce, penso per stanchezza, un coordinativo di placca sul quale solitamente è da elite italiana, mentre Samu, all’ultimo secondo, raggiunge un fantastico Top.
Ultimo blocco che sembra un boulder di granito aleatorio, tutto di equilibrio fra due volumi da aggirare e poi salire come a diedro, niente zona per Samuele, zona per Juri.
Alla fine Samuele fallisce la semifinale non per molto, a breve potrebbe entrare nel giro della nazionale giovanile, il perché non lo sia già se lo chiedono in tanti (Campione U18 speed in carica, dominatore delle prime tre prove lombarde 2021 di Boulder e Lead, quinto in classifica giovanile Coppa Italia 2021…).
Sedici anni si hanno una volta sola, Samuele, così come Giulia Rosa, meriterebbero di avere questa opportunità, perdere tutto il 2021 sarebbe un gran peccato, penso che in questo periodo ogni piccolo lasso di tempo perso non sia facilmente recuperabile come in passato. Lo dico senza polemica e pacatamente, ci sono molte possibilità per i giovani, grazie alla Fasi, cento volte superiore rispetto a quella di solo 3 anni fa.
Semifinale Femminile, Bea esce serena, è preparata e forte.
Il primo blocco ha un ingresso coordinativo veramente complesso, lo passa al terzo tentativo, alla fine solo un’atleta fra 24 riuscirà meglio di lei, al secondo. Poi sulla placca, difficile ma non impossibile, non legge correttamente il passaggio. Niente Top.
Sul secondo sceglie un altro ingresso coordinativo difficile, lo passa dopo un paio di fallimenti, ma è costretta a un tentativo di troppo per raggiungere il Top.
Sul terzo blocco scala magnificamente una placca che in fondo sarebbe solo un breve tratto dell’8c che sta provando al Sasso Pelo, salita Flash superba.
Nell’ultimo blocco raggiunta la zona al primo tentativo, lotta per il Top (riuscito ad una sola atleta), ha dita e forza per farlo ma a lei, come ad altre tre atlete che arrivano alla zona ancora con energie, sfugge un dettaglio di lettura.
Intanto la gara continua ed escono le altre, compreso le nazionali senior, e fuoriclasse come Medici e Tesio. Avviene quello che nessuno si aspetta, il primo blocco fa una strage, ma anche successivamente non salgono come ci si aspetta. Rimangono fuori dalla finale, e dietro Bea, che è settima e prima esclusa dalla finale per un solo tentativo. Uno solo… rimpianti enormi (anche per tanti altri), la delusione è profonda e il viaggio di ritorno silenzioso.
Siamo una gran bella squadra con tanti talenti ma ancora tanti dettagli da sistemare e naturalmente il punto debole sono io. Se Juri non ha capito che sul terzo blocco al raggiungimento della zona doveva fermarsi, la colpa è mia, se Samu sul quarto blocco di qualifica non aggira in equilibrio un volume, la colpa è mia, e così due due dettagli mancati alla splendida gara di Bea, e quelli mancati a Giulia (tre Top non tenuti… sarebbe stata semifinale in carrozza… significa che l’atleta è molto competitivo, con dettagli da sistemare).
Al lunedì, nonostante avessi dato giornata di scarico mentale, sono tutti in palestra ad allenarsi come se niente fosse…. sono fatti così!