Foto courtesy Federazione Arrampicata Sportiva Italiana
L’ultima gara è stata quel maledetto 21 Febbraio a Prato, giorno in cui eravamo tutti amici e tutti avversari… e festanti, indipendentemente dal risultato, quando fummo travolti dalla notizia del falso zero di Codogno ( perché avevamo capito subito tutti che non era un paziente zero) e intuimmo che avremmo potuto avere delle rogne.
Altro che rogne… arriviamo a Brunico e ripasso mentalmente la terribile Primavera, e mi guardo intorno per cercare Edo, il grande Edoardo Limonta… non vederlo mi rende cupo.
Ma non devo apparire cupo, è la prima gara dopo tanti mesi, e allora sorridiamo e ci diamo dentro.
La palestra di Brunico sforna Campioni e campioncini… e si capisce subito il perché: una Lead stratosferica, una discreta sala Boulder, una via di Speed. Sono qui con Giulia Rosa, Beatrice Colli e Valentina Arnoldi, le tre mie atlete che hanno sufficienti punti per partecipare al Campionato Italiano assoluto, che non è Open.
Le qualifiche vedono una sontuosa Valentina che chiude il 7c, mentre Bea cade poco sotto il Top di tale via ed è fra le prime 8 della seconda via di 8a+, mentre purtroppo Giulia sbaglia una delle due vie molto in basso non rientrando nelle 26 semifinaliste. Ci rimango male, aveva parzialmente recuperato dalla troppo lunga sosta di Agosto, veniva da dieci giorni positivi, certo non era in forma come a Luglio, ma non entrare in semifinale è una brutta botta.
Il giorno dopo Vale, entrata come tredicesima, e Bea, quindicesima, hanno grosse aspettative dato che in finale entrano le prime dieci. Ma partono male e proseguono peggio, scalando entrambe come a dir verità in corda non vedevo da molti mesi. Probabilmente la troppa pressione, o chissà. Precipitano verso il fondo della classifica delle 26 semifinaliste, e non resta che concentrarci sul migliorare nello stile a vista e nella serenità di lottare per i piani alti anche nella Lead per Bea e per un Campionato Italiano per Valentina.
