I Campionati Italiani sono il sogno di tanti bambini e ragazzini, per qualcuno sono anche motivo di ambizione. E qualcuna ce l’abbiamo anche noi, inutile negarlo. Siamo tra le squadre più forti della Lombardia, ma come siamo messi a livello italiano? Arriviamo ad Arco e la speranza, segreta, è di raggiungere un paio di finali, e buoni piazzamenti, fra i primi dieci nelle prove singole e in combinata.

Campionato Italiano U14 9-11 giugno 2017

Campionato Italiano U14 9-11 giugno 2017

Photo By Luca Passini

 

 

Ci siamo, per Samuele, Beatrice, Valentina, Giulia e Vera è arrivato il momento di confrontarsi con i coetanei di tutta Italia, che questa volta sono veramente tanti, sono quasi 60 per categoria!!!

 

Cominciano il venerdì con la speed, le prime a gareggiare sono Giulia e Vera, sono serene e cariche ma, durante le prove, si accorgono che la via è leggermente scivolosa e, per paura di sbagliare, Giulia ha come miglior tempo 8.29, ben due secondi al di sopra dei  tempi che faceva regolarmente in allenamento. Ambedue riescono ad accedere alla finale a sedici ma, entrando come 13° e 14° si scontrano ovviamente con le migliori venendo così eliminate agli ottavi, anche se Giulia, nella sfida con  Agnese Fiorio, che poi vincerà l’oro, va vicino all’impresa di batterla e riesce ad abbassare il suo tempo a 6.94. Alla fine Giulia sarà 9° e Vera 13°.

 

Ora tocca ai più grandi. Sono centinaia le prove che abbiamo fatto da Ottobre, Samuele è Campione Lombardo e Bea nr. 2, ma sappiamo che ci sono in giro delle vere e proprie frecce.

Nelle qualifiche, Bea stampa subito un bellissimo 6″03, e addirittura il suo personale di 5″82 nella seconda prova, è in finale col quinto tempo. Anche Samuele è regolare e vicino al suo limite, si qualifica col quarto tempo, mentre Valentina fa proprio il suo 9″03, insomma ottime prove.

Quarti di finale: Bea sfida la fortissima e polivalente Alessia Mabboni, qualificata con uno stratosferico 5″62. Bea parte meglio, viene raggiunta a metà, ma per superarla Alessia scivola un attimo e rimane indietro di quasi due metri. E’ vittoria sicura, abbiamo già alzato le braccia quando proprio mentre sta per mettere la mano nel laser di arrivo perde la presa di lancio… cade, Alessia arriva un secondo dopo vincendo. Sarebbe sicuramente stato il suo primato personale con accesso alle semifinali, peccato. Siamo affranti… Bea non parla…

Samuele nei quarti affronta un avversario che ha praticamente il suo tempo, ma stravince per l’errore altrui, comunque salendo ottimamente. Semifinale; l’avversario ha un tempo irraggiungibile per Samu, ma la gara è un’altra cosa, non sono ammessi errori e lui non ne commette, sale fluido, al 100% e vince.

Finale; non stiamo nella pelle, anche qui non è Samu il favorito, ma il treno è lui, si capisce subito che è la sua giornata, oltre tre metri di vantaggio causa errore altrui già in partenza, mantiene calma e serenità, sale impeccabilmente, senza errori e vince. Il segreto di un vero e proprio Botto, il titolo di Campione Italiano è suo!!!!

 

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Photo By Luca Passini

 

 

Sabato pomeriggio per i più piccoli è il momento del boulder, la disciplina più difficile da gestire dal punto di vista psicologico: basta un piccolo sbaglio, una caduta su un blocco apparentemente facile, che la testa se ne va. Tutte le convinzioni, la grinta, la sicurezza necessaria per dare il meglio di se scompaiono in un attimo… ed è proprio questo che accade a Vera. Ha bisogno di tempo per riprendersi, poi con uno stupendo top sul blocco giallo rientra in gara e torna a combattere.

Giulia invece è più sicura, fa una gara regolare, peccato solo per un blocco di equilibrio sicuramente alla sua portata che proprio non gli viene, e che gli finisce il tempo mentre sta andando al top di un boulder salito da due sole atlete che avrebbe dato punti preziosi…. Giulia 11° e Vera 23°.

 

 

I più grandi sono impegnati nella prova Lead, prima di partire Valentina ha una crisi nervosa, totalmente inaspettata, non si sente bene a tal punto che deve ritardare la partenza. Scalerà poi neppure così male, ma sotto sotto desideravo la finale per lei, che invece resta molto lontana. Bea sembra aver assorbito la delusione del giorno prima, fa una buona prima prova ma cade qualche presa troppo in basso nella seconda, e finisce addirittura 23° visto il livello molto vicino di tantissime concorrenti.

Nella categoria maschile idem, bastano poche prese per guadagnare parecchie posizioni, Samuele è nono nella prima qualifica, ma anche lui nella seconda cade 4 prese troppo in basso. Niente finale, finisce 13°. Il dubbio che il riscaldamento non sia stato appropriato mi perseguita… Bea dice che è caduta quando ancora era 7a, una difficoltà che a vista doma da ormai da parecchio tempo.

 

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Photo By Luca Passini

 

 

Domenica i piccoli chiudono con la lead, due vie di qualifica e la terza via solo per le prime 30. Giulia sale precisa e decisa, va in alto in entrambe le vie ed entra in finale come quinta. Vera, un po più in difficoltà sulla seconda via entra come 28°. La via di finale è quella utilizzata dalle U14 la sera prima modificata.

Vera parte per 4°, è tesa, sale fino al primo tettino ma quando deve lanciare le manca un pò di convinzione alla fine tocca la presa senza tenerla e cade.

Giulia parte tra le ultime, scala bene, precisa, come sa fare, ma anche a lei manca la grinta per un dinamico un po’ più in alto e cade… purtroppo retrocede sino alla 9° posizione in classifica, mentre Vera mantiene il 28° posto. In combinata saranno rispettivamente 8° e 19°.

Analizzando le prestazioni delle ragazze con calma dopo alcuni giorni, mi accorgo che non sono riuscite a dare tutto ciò che potevano dare, e questo probabilmente è da imputare all’allenatore (cioè a me), che forse non è riuscito a motivarle a sufficienza, a far si che rendessero il 100%.

Ora per loro è tempo di allenamenti estivi più giocosi e poi di vacanze, per riprendere a settembre riposate e cariche verso nuovi e sempre più ambiziosi obbiettivi.

 

 

La tracciatura boulder che chiude le gare degli U14 è fantastica, questa volta faccio scaldare sia  Bea che Valentina in maniera decisamente più aggressiva. Poi faccio una scommessa: dico a Bea di partire sui boulder più duri, per evitare code. Lei e altre poche concorrenti iniziano così, le altre sono tutte dalla parte opposta sui passaggi più abbordabili. Il primo Boulder lo sbaglia, ma il secondo è un fantastico Flash con dinamico pazzesco. Poco dopo chiude un altro boulder duro, facendo poi Zona su un terzo.

Un inizio incredibile, la spedisco nei facili per riposare, e li fa tutti flash tranne la placca, dove sbaglia giocandosi un pò di vantaggio. Sul monitor la vedo scivolare dal primo al secondo, poi al terzo posto, poi al quinto… realizza la placca al secondo tentativo, poi si mette sui due boulder duri che ancora le mancano ma non ne raggiunge la zona. Le avversarie cadono dove lei era salita Flash… è finale!! Valentina sale due boulder, lotta come una pazza su altri due, conclude distrutta ma contenta. E’ la più giovane di tutto il lotto, praticamente una Under 12, e ha capito la negatività della crisi del giorno precedente.

Prova maschile: faccio partire Samuele su un boulder medio, lo sale Flash con disinvoltura. Lo porto su quelli duri. Corsa con lancio… flash della zona! Secondo giro, va tranquillo verso il Top e… scivola con il Top in mano. Nessun problema, ci sta, ma da quel momento Samu va in crisi nervosa, inaspettata. Non sarà più lui e terminerà 23°. Alla fine, sarà sesto nella combinata, mentre aveva iniziato la gara Boulder al primo posto. Peccato, anche se la sua tre giorni è indubbiamente strapositiva.

Pomeriggio, finale femminile. E’ la prima volta per Bea, ma anche per me… 4 Boulder, 4 minuti a Boulder, si esce dopo ogni intervallo di 4 minuti e poi si torna in isolamento. Nessuna concorrente vede i 4 minuti di lotta delle avversarie. Per il primo posto, è storia di due piccole fuoriclasse, Federica Papetti e Alessia Mabboni. Le altre 4 danno la sensazione di equivalersi, Bea non tiene due zone e poi subisce di più il terzo e soprattutto l’enigmatico quarto Boulder. E’ sesta, e sarà decima in combinata (per via della prova di corda, avrebbe potuto lottare per il podio…). Per lei, che l’anno scorso era lontanissima dalle prime posizioni, un campionato fantastico e mete importanti che possono diventare reali, così come per Samu, Valentina, e altri che quest’anno non ce l’hanno fatta. Dai 12 ai 16 anni l’atleta sboccia definitivamente, i miglioramenti possono essere incredibili di anno in anno. Ci proveremo.

 

Marina e Fabio

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Photo By Luca Passini