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Bafa Gölü, bouldering esplorativo in Turchia

bouldering turchia

Testo e foto di A. Pavan, D. Tavola, L. Manini, C. Paniga e U. Benaglia

La regione, nota in Europa grazie ad articoli (Pareti 2005, Grimpeur 2007) e ad una guida fresca di stampa (Bafa Gölü Bouldering 2013), frequentata da climbers turchi, sloveni e russi, pareva aspettasse la prima ricognizione italiana. E a detta dei locals così è stato.

L’area blocchi gravita attorno al villaggio di Kapikiri (320 abitanti), sponda orientale del lago Bafa, ed è un vero e proprio oceano di monoliti di granito, perlopiù di grandi dimensioni, caratterizzati per il lavorio degli elementi da erosioni, tafoni e grotte, affastellati l’uno sull’altro entro un ampio territorio collinare che dalle rive sale fin sul prospiciente monte Latmos. L’area è compresa nel Parco Naturale del lago Bafa, è quindi vietato modificare la roccia, danneggiare le piante e recare disturbo agli animali. Inoltre alcuni passaggi sono situati in terreni privati e occorre quindi massimo rispetto.

I massi attorno a Kapikiri sono costituiti da un granito a grana grossa ma fragile, così che cristalli e appigli risultano fragili anche molti giorni dopo le piogge, a volte anche per quanto riguarda i passaggi famosi e ripetuti. Impressioni peraltro condivise con un gruppo di boulderisti giapponesi frequentato nei primi giorni. L’arrampicata può quindi essere anche molto dolorosa e un po’ precaria. Per la serie: vietato lanciare! Spostandosi nei dintorni del paese montano di Sakarkaya, a 30 Km (50 minuti in macchina) dal lago, il granito lascia spazio allo gneiss e la roccia risulta più compatta e meno aggressiva, un po’simile alla roccia del Ticino.

La stagione fredda (sulla carta anche la più piovosa) qui non è stata poi male: solo i primi tre giorni sono stati caratterizzati da meteo avversa, con vento e precipitazioni temporalesche a tratti intense, poi il tempo si è stabilizzato e si è passati a giornate soleggiate e condizioni primaverili, con temperature fino a 18°. Nelle ore non centrali delle belle giornate si sono trovate le condizioni ideali per tentare i problemi più delicati.

Nel corso dei giorni ci si è dedicati al confronto con alcuni tra i problemi più intriganti della zona, tra i più belli saliti: Sakarkaya 7c+ sit, A Tribute To Rouhling 7c+, Skeleton Spine 7c sit, Bafa Popcorn 7c sit, Bravo Boulder 7c sit, Turbolenca 7b sit, Scary Lar 7b, Prince Of Darkness 7b. Nei periodi di riposo sono stati puliti e poi risolti alcuni nuovi blocchi: Bafasutra 7a+ sit, Tahin Power 6c, MCP Bafa 6a sit. Anche la corda non ha riposato con la libera di 2 bei monotiri attrezzati a spit Omer 29 8a e Sundance 7c. Dulcis in fundo è stata aperta in stile classico, con dadi e friends, una semplice e bella linea in fessura di 30 metri: Benzoin Form My Skin 6a trad. Storia a parte, che si intende risolvere al meglio prima di essere raccontata, la spittatura di due nuovi monotiri e la successiva completa schiodatura di uno di essi. Bafa Gölü costringe a nuovi orizzonti gli occhi, la pelle, l’animo. Lasciate quindi stare la generosità di certi gradi, diciamo rispetto agli standard di Valmasino e Ticino, e la “muschiosità” di certe uscite.

Pazienza se i quinti gradi censiti dalla guida si contano sulle dita di una mano e pochi di più sono i 6a. E ancora coraggio se dovrete muovervi con scrupolo su una roccia che non perdona, o il ricorso al tape (immancabile) sarà istantaneo. Bisogna mettersi in gioco, avere curiosità e spirito di adattamento allora si può apprezzarla e goderne: l’arrampicata sarà di stimolo, le linee affascineranno e ogni problema sarà appagante. Bafa Gölü offre uno spaccato fedele della cultura turca ancora dedita alla coltivazione di olive, arance e limoni, alla pesca e all’allevamento.

Un luogo dove l’ambiente naturale da millenni antropizzato reca indelebili le tracce di epoche passate, fra rovine di fortificazioni bizantine e sepolcri in pietra disseminati dappertutto. In una miscellanea di antico e moderno, naturale e prodotto dall’uomo, bello e brutto, capita di passeggiare fra sparuti bovini e asini scompagnati dall’aria attonita nel settore Zeus, oppure di scalare tra blocchi, ulivi, prati in fioritura e monolitiche pietre tombali nel settore Hanuman, sempre godendo di un’atmosfera naturale di pace e bellezza.

Un’attenta e metodica perlustrazione del territorio, amplissimo, permetterà sicuramente di arricchire l’attuale censimento di problemi su blocchi e forse anche d’individuare qualche linea per salite in stile trad, che qui rappresenta la più naturale forma di espressione dell’arrampicata. Bafa Gölü, infine, è davvero ad un tiro di schioppo dalla più trendy e gettonata Kalymnos – meno di un’ora e mezza di traghetto se si attracca a Bodrum, appena 30 minuti se si sceglie il porto di Turgutreis, ed in ambedue i casi ancora un’altra ora e mezza di macchina fino a Kapikiri – rappresentando quindi un ottimo diversivo per i climbers più curiosi che hanno voglia di dedicare almeno qualche giorno alla visita di un posto degno d’essere vissuto.

NB: Ringraziamo il Gruppo Ragni per il contributo economico e tecnico fornito e per il supporto dato all’arrampicata esplorativa in tutte le sue forme, compreso il bouldering.

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COLLEGAMENTI: Il lago Bafa (Bafa Gölü) è uno lago salato della Turchia, grande quanto il nostro lago d’Iseo, sito nella provincia del Mugla. Il più vicino aeroporto è quello di Bodrum che dista circa 90 km, che si percorrono prima sulla strada statale D330 che porta alla cittadina di Milas, e da qui sulla statale D525 fino al paese di Bafa dove si incontra la deviazione per il villaggio di Kapikiri ed il parco nazionale del Lago Bafa. È consigliabile noleggiare un’auto in aeroporto perché Kapikiri non è servito da mezzi pubblici; le corriere che collegano Bodrum a Izmir a richiesta effettuano la fermata a Bafa, poi però bisogna trovare un passaggio per Kapikiri oppure armarsi di pazienza e farsi a piedi i 10 km che separano i due centri abitati. I collegamenti con Kalymnos sono assicurati da due linee di navigazione dirette una a Bodrum e l’altra a Turgutreis.

SISTEMAZIONI: Da diversi anni, in concomitanza con il crescente interesse dei climbers, sono sorte diverse strutture ricettive che, sebbene ancora molto modeste, offrono tutti i principali servizi: vitto, alloggio, connessioni WI FI, noleggio crashpads e vendita della guida.

PERIODI CONSIGLIATI: autunno e inverno

LE REGOLE DEL GIOCO: Nelle zone da noi visitate è vietato utilizzare spit, resinati o chiodi normali per attrezzare i monotiri, che possono essere saliti solo in stile trad.

PUBBLICAZIONI: Bafa Gölü Bouldering, Zorbey AKTUYUN, Yalinayak Yayinlari – Alper Akdeniz, Izmir, 2013.

PERMESSI: Per recarsi in Turchia non è necessario il passaporto, ma è sufficiente la carta d’identità valida per almeno 6 mesi.

REPORT A CURA DI: Andrea Pavan “Pavaz”, Daniele “Neno” Tavola, Luca “Nini” Manini, Ciro “Sairus” Paniga e Umberto “Milano” Benaglia.

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