Finalmente si parte!
Quello a cavallo fra il 2020 e il 2021 è astato un inverno anomalo per i Ragni, perché, per la prima volta dopo tanti anni, nessuno di noi è partito alla volta della Patagonia, la terra dei nostri sogni e delle nostre avventure alpinistiche più belle.
Anche i nostri alpinisti hanno dovuto fare i conti con le restrizioni agli spostamenti causate dalla pandemia di Covid 19… ma c’è da dire che hanno saputo fare di necessità virtù, mettendo a segno nei passati 12 mesi diverse belle ascensioni sulle vecchie Alpi.
Ora però i confini dell’estremo sud del continente americano ora sono di nuovo aperti e la voglia di rimettersi in viaggio non poteva ammettere altre attese…
Di progetti in sospeso ce n’erano già parecchi, così pronti via, si ri-parte!
Anzi qualcuno è già ripartito!
Si tratta di Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e David Bacci, che nei giorni scorsi hanno preso il volo verso la loro nuova avventura.
Torneranno sul Cerro Torre, per cercare di trasformare in realtà il sogno che Teo aveva cominciato ad accarezzare già tre anni fa, assieme a due grandi amici che ora non sono più con noi (Matteo Bernasconi e Matteo Pasquetto). Torneranno a seguire la magica linea del Diedro degli Inglesi, con l’obiettivo di passare da lì per realizzare la prima salita in stile alpino dell’immensa parete Est del Torre. (leggi il report del tentativo del 2019)
In queste ore invece stanno lasciando l’Italia anche Luca Schiera e Paolo Marazzi. Pure per loro questa nuova spedizione è diretta ad una meta già inseguita da tempo. Si dirigeranno infatti nel cuore ghiacciato dell’immenso Campo de Hielo Norte, all’inseguimento della loro “bomba inesplosa”, la magnifica montagna senza nome e mai salita prima che avevano individuato attraverso le immagini satellitari e di cui due anni fa erano arrivati in vista, senza però riuscire a raggiungerla a causa del labirinto di crepacci che li separava dalla sua base. Questa volta, ovviamente, punteranno su diverso percorso di avvicinamento. (guarda la brochure di presentazione della nuova spedizioni).
A tutti loro inviamo il nostro “in bocca al lupo”, certi che, comunque vada, ci troveremo presto di nuovo davanti a una birra, per sentire il racconto delle loro nuove avventure nelle terre alla fine del mondo.