Campionati Italiani Giovanili di arrampicata sportiva 2017 – Cat. U16/U18/U20
Si sono svolti ad Arco di Trento, dall’1 al 4 Giugno, i Campionati Italiani giovanili d’arrampicata sportiva.
Sulla splendida struttura del Climbing Stadium, dove si svolge anche il Rock Master, i nostri ragazzi si sono confrontati con i loro coetanei giunti da tutta Italia, dopo le fasi di qualifica regionale svoltesi durante l’anno.
Facce nuove e volti amici per una quattro giorni TOTALE!
Speed, Lead e Boulder per Anna, Serena, Luca e Simone…..
Sono carichi, ma anche un po’ ansiosi di cominciare le loro gare.
Si parte con la Speed, esplosività di muscoli e coordinazione estrema, equivale a dire: “imparare una poesia a memoria”. Se smetti di correre sei fermo e il tempo non smette mai di correre.
Partono le U16 femminili, Anna fa due giri fotocopia, con un centesimo di differenza tra l’una e l’altra prova: 14.07 e’ troppo per le finali, ma la lascia soddisfatta. La sua amica Giorgia mette in riga tutte in finale fermando il cronometro a 8 secondi e poco importa quanti centesimi….., ma il 12.50 che dava accesso alla finale sarà alla sua portata.
Verso le 17.00 tocca all’U18, i tempi cominciano a essere davvero bassi. Il tempo migliore di Luca e’ di 12 secondi. Un buon tempo considerando che non siamo ancora riusciti ad imparare a centrare il primo piede, anche se è più o meno il doppio del vincitore di categoria. Per Luca un 24° su piùdi 60 ragazzi. FORZA!
Serena impiega il doppio del tempo di Luca, c’è margine per migliorare!
Ormai a sera inoltrata tocca a Simone, in quella che è l’ultima sua presenza a questi Campionati Giovanili, ormai ha la patente! Mi confida di sperare di arrivare in cima, è una vita che non fa speed, anche se ricordo che i primi anni era da podio, ma ormai è un Superman del boulder! Per lui un 18° posto, per scaldare i motori.
Venerdì comincia presto la qualifica U16 boulder, dove aspetto di vedere Anna dopo le gare di Coppa Europa. Comincia flashando due blocchi… poi corro a seguire il riscaldamento e le prove di Luca, Simone e Serena, che hanno a che fare con le qualifiche Lead.
Due ore di tempo per otto blocchi; sembran tante, ma le ragazze son di più e non mollano un colpo, uguale troppe code e Anna s’intestardisce col blocco sbagliato e non agguange la finale. Un po’ di amaro in bocca c’è, ma anche questo serve a crescere.
I tracciati delle Lead sono divertenti e fluidi, i ragazzi partono scaglionati su due itinerari flash, dopo aver visto i video durante il riscaldamento.
Alcuni “filtri” si intuiscono altri si rivelano al cadere dei ragazzi… sembrano toste, una più di resistenza e l’altra più d’intensità, che non molla e non dà respiro.
Rosso, Nero, Giallo, Verde e Blu… prese, volumi, tallonate e lanci: una scalata moderna e avvincente.
Serena e Luca fanno belle gare, ma la loro categoria U18 ha nomi da nazionale. Salgono bene e danno tutto, tanto che Serena si dimentica imbrago e scarpette alla struttura, ritrovandole il giorno dopo. Lei 29° , lui 34°.
Simone fa la magia… e trova itinerari che ormai, sono dei veri boulder uno dietro l’altro, lui, specialista dei percorsi estremi, centra la finale, che sarà il giorno seguente.
La sera vede le finali di Boulder U16, che assomigliano molto, se non uguali in qualche caso, alle qualifiche U18 del giorno seguente… Guardando s’impara!!!
Sabato viceversa… Anna si confronterà nella Lead mentre Simone, Luca e Serena nell’ordine si cimenteranno nel boulder. Io partecipo, come i genitori alla maratona tra le due zone di gara…
Ci sono volte in cui tutto va come ce lo si aspetta, altre in cui tutto ti stupisce, ma chi conosce questo sport lo sa. Ogni gara è a sé stante. I Campionati Italiani ancor di più…
Sarà l’aria che si respira, le diverse realtà verticali, lo spirito dei ragazzi, ma certamente è una manifestazione che va vissuta!
Anna storce il naso dopo la prima prova, ma le dico che ha già fatto molto… tante cadono prima. La seconda via la fa cadere a due prese dalla fine. Sarà finale.
I blocchi del giorno prima mettono a dura prova i ragazzi… Luca e Serena si spellano le dita, ma il tempo non basta per chiudere tutti i blokki che si possono fare, tanto che Luca ne chiude due subito dopo lo scadere del tempo.
Simone dimostra di essere un vero campione della specialità boulder e chiude in testa le qualifiche con 7 blokki saliti, 5 flash e 2 al secondo. Che Boss!
La sera finali Lead: per primi gli U16 poi U20. Anna sale il diedro iniziale e arriva alla sezione delle piramidi dove un’apertura di spalla poco decisa la ferma… Alla fine è 8°, cosa che non avremmo mai immaginato, pensando a quante poche volte abbiamo scalato con la corda. Simone dopo la qualifica boulder della mattina si riscalda nuovamente. Una giornata bipolare per lui, da Dottor Jekill e Mr. Hide… Sale alto sulla via, fino al lungo tetto con l’onda… ma altri faranno meglio di lui.
La domenica restano solo le finali boluder U18 e U20. La mattina per noi tecnici è rivolta al futuro. Una riunione per capire cosa sarà l’arrampicata sportiva alle Olimpiadi 2020 di Tokio. Per la prima volta… Chissà che tra i nostri ragazzi un giorno…
Restiamo coi piedi per terra e aspettiamo il pomeriggio. I blocchi sono UGUALI per ragazze e ragazzi e il livello è estremamente alto! Quattro minuti per risolvere ognuno dei quattro rebus. Equilibrio, forza, scioltezza, destrezza, agilità, velocità,coordinazione…
Penso sia l’anno buono per Simone, il solo a gareggiare anche oggi… per lui una quattro giorni su quattro interminabile, ma le credenziali con cui si presenta alla finale sono top: incrociamo le dita. Dopo un ora circa si ride e si scherza… “Sarà per l’anno prossimo….” gli dico, anche se sò che era l’ultima volta per lui…
Sorride e mi dice:”Magari… maaaaa…”. Stavolta non è lui sul gradino più alto del podio, ma il sorriso resta sulle sue labbra: non tutti fanno l’8B boulder a Lecco…
È finita… si torna a casa, spingendo un’auto che non parte, tra i sorrisi e il ricordo di qualche caduta. Siamo pronti per tifare i più piccoli. Per loro Arco 2017 sarà settimana prossima…
Stay tuned and Climb more!
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Bubu, ormai sei un talento consolidato del racconto post gara.
Bubu, grande appassionato allenatore, dal tuo bell’articolo si sente! Bravissimi ragazzi, bisogna continuare a crederci … (2020!!!!