“Con l’inverno e i suoi “rigori” arriva anche il tempo di riaffilare le bekke e gettarci all’inseguimento di questi sogni effimeri, sospesi qua e là a striare vertiginose pareti di roccia!
Il percorso dell’ Accademy volge al termine con quest’ ultimo modulo dedicato all’arrampicata su ghiaccio e al drytooling.
Per l’occasione ci trasferiamo in territorio elvetico, per la precisione nel paese delle candele – Kandersteg.
Kandersteg, si trova nel Cantone di Berna e è uno dei luoghi più rinomati per l’ice climbing, sia per la bellezza delle linee che qui vi si trovano, sia per la quantità di cascate tutte di prima classe.
Inoltre in quest’area esistono infinite possibilità per l’arrampicata su misto (drytooling) sia mutipitch che falesie con lunghezze per tutti i gusti.
Questo modulo vede coinvolti cinque ragazzi di cui tre “veterani” e due new entry: Paolo, Luca e Marco, sono al termine del loro percorso formativo; in questi mesi con loro abbiamo vissuto delle bellissime giornate in montagna ed insieme abbiamo imparato a muoverci con più sicurezza e maggior coscienza.
Con Dimitri e Maurizio, il discorso è un po’ diverso, per questa occasione abbiamo voluto invitarli come ospiti per tastare il loro “polso” per il futuro.
Special guest della due giorni Silvan Schupbach, local, specialista del ghiaccio e del misto e allenatore della squadra svizzera di arrampicata su ghiaccio e misto.
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Il primo giorno, dopo una partenza da Lecco mattutina, un viaggio abbastanza lunghetto, sbuchiamo dal tunnel ferroviario della Lotchental verso le 8:40. abbiamo un oretta scarsa per acquistare un po di cibarie per la giornata. alle 9.30 puntuale come uno svizzero si presenta Silvan.
Ci propone in questa prima giornata una falesia di misto a Ueschenen, una valle bellissima che raggiungiamo dopo una specie di autorodeo su per una stradina innevata tutta curve e tornanti. Va beh all’andata tutto ok, al ritorno ci pensiamo poi.
Camminiamo un buon 45′ poi siamo sotto alla falesia! Paura! un tetto a 45/50° costellato di stalattiti…ma come cazzo facciamo a salire da li???
Fortunatamente gli strapiombazzi li prenderemo in esame più tardi, per ora ci dedichiamo ad un lavoro più tecnico, incentrato sull’ uso degli attrezzi in aggancio e in incastro.
Dopo un ottima spiegazione di Silvan proviamo anche noi a far scintille sulla roccia!
Mauri anche se è nuovo del gruppo, si trova subito a proprio agio e parte per un M8 di riscaldamento, che si beve alla goccia…lo seguo, spinto più da un misto di orgoglio e fifa di cadere, che da una reale capacità tecnica o dalla “pompa”…
Silvan, ormai trasformato in fustigatore di bicipiti, dorsali e gran rotondo, continua impietoso sino al calar delle tenebre a propinarci tiri di misto bellissimi…per finire il maledetto svizzero si inventa pure una gara di trazioni con lo zaino…ma va a ciapà i rat!
Rientriamo che è già buio, andiamo a rifornirci di birrette per la serata ormai imminente e poi shining hotel!
Day two.
Dopo una sana dormita ci alziamo…screncati abbestia…per fortuna oggi il programma prevede una giornata di sola arrampicata su ghiaccio e didattica!
Dopo un briefing sulla gestione degli avvicinamenti, come valutare la qualità del ghiaccio, come e dove chiodare ecc. ci dirigiamo verso il muro dell’Oeschinenwald da dove precipitano immobili numerose colate tra le più classiche di Kandersteg.
Ci dividiamo in due gruppi e lavoriamo sulle corrette tecniche di progressione e sulla gestione della cordata e delle manovre.
La giornata è ricca di spunti per tutti, i ragazzi dopo un approccio un po’ timido, si lasciano coinvolgere nei vari lavori che proponiamo loro.
Con Maurizio verso metà pomeriggio mi stacco dal resto del gruppone e andiamo a fare una corsa su Arbonium, la classica del settore.
Come nella miglior tradizione anche oggi rientriamo alle macchine al calar del buio, ma la giornata è stata ricca di soddisfazioni e spunti per tutti!
Ci ritroviamo al bar Ermitage giusto per una meritata birra e quattro chiacchiere, per raccogliere gli “umors” dei ragazzi e salutarci con Silvan.
Questi due giorni sono “volati”, il magico mondo dell’acqua rappresa, regala sempre emozioni uniche, questa nostra esperienza volge al termine, con uno sguardo a trecentosessantagradi sul futuro prossimo.
Un grandissimo grazie innanzitutto ai ragazzi che ci hanno accompagnato in questi mesi e con cui abbiamo condiviso bellissime giornate tra le montagne, al Gruppo Ragni della Grignetta, in particolare al consiglio e al presidente Fabio Palma, al CAI Lecco nella persona del suo Presidente Emilio Aldeghi che hanno creduto in questo progetto.
Al prossimo anno! E nel dubbio allenarsi abbestia!”.