
Quattro giorni grandi fra i ghiacciai e lo splendido granito del Monte Bianco. Così è cominciata l’avventura dell’edizione 2018 dell’Academy dei Ragni di Lecco
Per l’edizione di quest’anno si è deciso elevare il corso a una sorta di “secondo livello”, coinvolgendo quattro ragazzi che hanno partecipato all’edizione 2017 e lavorando con loro a stretto contatto, per effettuare insieme salite di maggiore impegno e permettere un rapporto più profondo tra istruttori ed allievi.
Paolo Belloni, Giacomo Regallo, Raffaele Tangari e Davide Visconti sono i quatto allievi che, dopo le due giornate dedicate all’approfondimento delle principali tecniche di sosta, progressione e autosoccorso, la scorsa settimana hanno preso parte al primo modulo dedicato all’alta montagna.

Durante i quattro giorni di scalata nel maestoso scenario del Bianco, i ragazzi, ognuno in cordata con un Ragno, hanno portato a termine, principalmente da capocordata o a comando alternato, quattro classiche di alta difficoltà, vie che hanno fatto la storia dell’alpinismo nelle Alpi occidentali e che, a distanza di tanti decenni dall’apertura, possono essere ancora considerate un banco di prova e un fiore all’occhiello per ogni alpinista.
Una di queste è la via Ratti-Vitali all’Aiguille Noire de Peuterey, aperta nel 1939 dalla straordinaria cordata composta dai lecchesi Vittorio Ratti e Gigi Vitali. Insomma, niente di meglio, per far capire ai ragazzi quale è lo la teoria e la pratica dell’alpinismo ragnesco, che ripetere uno dei capolavori dell’alpinista dal cui stile di scalata è disceso il nome al nostro Gruppo.

Altra splendida via salita è la Gervasutti-Boccalatte al Pic Gugliermina, tracciata nel 1938 da Giusto Gervasutti (Il Fortissimo) e Gabriele Boccalatte, rappresentanti della “meglio gioventù” dell’alpinismo torinese degli anni ‘30.
Con la Bonatti-Mazeaud alle Petites Jorasses gli allievi dell’Academy hanno potuto sperimentare quello che era alpinismo nell’idea e nell’azione di Walter Bonatti, un simbolo e un’ispirazione per tante generazioni di scalatori.

Il Diedro Machettto alla Tour de Jorasses, salito per la prima volta nel 1970, è stato, infine, un assaggio dello stile di Guido Machetto, uno degli alpinisti che furono protagonisti in Italia della transizione dall’alpinismo classico e quello contemporaneo e che ha realizzato tante salite proprio con gli alpinisti cresciuti fra le guglie della Grignetta.
Meta del prossimo modulo dell’Academy 2018 saranno le Dolomiti, altro teatro di straordinari capitoli della storia dell’alpinismo. Qui i ragazzi del corso e i loro istruttori saranno in azione alla fine del prossimo mese di agosto.

“Con questo corso e queste uscite – commenta il nostro preidente Matteo Della Bordella – speriamo di trasmettere un po’ della passione e del modo di andare in montagna di noi Ragni di Lecco a questi ragazzi e ci auguriamo che queste belle salite siano per loro un punto di partenza verso un percorso che, indipendentemente dai risultati tecnici, possa riservare grandi emozioni e soddisfazioni”.
Assieme a Matteo, ad accompagnare i quattro allievi fra le magiche pareti del Monte Bianco sono stati Matteo Piccardi, direttore dell’Academy, Maurizio Tasca, Luca Moroni, Luca Schiera e Paolo Marazzi.
