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9a

Adesso arrivo io, più facile.

SAREBBE più facile, quando scrivi per ultimo dovresti essere avvantaggiato, come essere in scia in una corsa di bicicletta.

Ma non è sempre così, soprattutto quando il soggetto è il figlio di un amico, non è che ti senti proprio a briglie sciolte, eh.

Ma ci provo, anche sciogliendo le briglie.

Così, ad occhio, ma pare che il Teto, alias Stefano Carnati, non sia un ragazzo facile. Pardon, un uomo facile. Dai 14 in su, sono tutti uomini, lo insegna la storia, e non è solo questione odierna, che Internet li ha resi più colti e preparati e intelligenti, etc etc. Alessandro Magno era mica adulto, anagraficamente parlando. Ma li stese tutti.

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E anche Teto li ha stesi tutti, perchè, scivolo sui numeri, in cinque anni è passato dal grado zero al grado 9a, che in scala antica ma ancora valida è undicesimo grado.

Dicevo, uomo non facile, perchè Teto ha un carattere spigoloso e forte, molto forte. I caratteri forti sono poco malleabili, il che è molto buono quando hai del talento in saccoccia. Meno lo tocchi, il talento, meglio è. Diffidare della parola esperienza, molto usata dai mediocri o dagli incompetenti, che per esempio certe branchie di sapere e conoscenza (i matematici e i musicisti, per esempio. 25 anni? Hai già dato il meglio di te e sei buono per insegnare o per le passerelle) non hanno neppure nel vocabolario. Nello sport in generale l’esperienza aiuta, ma fino a un certo punto, e nell’arrampicata prima fai, meglio è. Questione di scioltezza, coordinazione, destrezza, percezione del movimento. L’arrampicata è lenta da paura, si è velocizzata negli ultimi anni (il boulder…sempre e sempre più dinamico…e le vie superbe di oggi, come il 9a che ha dipinto coi suoi gesti il Teto, è una successione di Boulder, ovvero, una magnifica carrellata di gestualità che sarebbe apprezzata anche da un tuffatore olimpico), ma quanto a gestualità è messa molto bene, e la gestualità la spingi a fondo pre-25 anni, è ovvio e noto. Alla fine è come il cervello, anzi, la coordinazione motoria è TUTTA nel cervello, quindi è normale che un arrampicatore, o un tuffatore, o un ginnasta, o un pugile, sia come un matematico, insomma che renda meglio quando non c’è neppure un pelo bianco in giro. E quando la pallosissima frase “ai miei tempi” non ha fatto ancora capolino.

Dicevo che non ha un carattere facile, il Teto. In gergo, a volte sclera. E’ un secchione, gli ho detto en-passant di studiare meno perchè arriveranno i tempi per studiare di più, ma lui è così, è il classico tipo fatto per fare le cose super bene, per eccellere, insomma. Quindi a mettergli laccioli e briglie si altera (ad essere gentile…), e conosco la situazione, ne ho uno in casa…mi giova ricordare che io a 15, 16, 17 anni era tanto lontano da Teto e Alessandro il Grande quanto dall’andare oggi sulla Luna. Non avevo il benchè minimo obiettivo, ecco. Andavo bene a scuola con la minima possibile fatica, e non dedicavo neppure un secondo all’anno ad un obiettivo specifico. Figuriamoci al futuro, prossimo o anteriore. Per questo non scleravo: se non hai obiettivi, alias cose a cui tieni particolarmente, non scleri. Non hai impacci, perchè non stai andando da nessuna parte. Sei fermo, quindi tranquillo. E’ quando ti muovi in qualche direzione, ostinata e decisa, e magari contraria alla mediocrità, che il gioco si fa duro, e quindi capita che scleri.

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Il Teto studia come io studiavo all’Università, e si allena come un atleta professionista. E guardate che le due cose sono compatibili quanto l’intelligenza con la trasmissione Grande Fratello o certi reality. Io quando studiavo le ore del Teto praticavo ping pong agonistico in serie C1, una roba ridicola. Due allenamenti serali alla settimana, a volte saltavo per studio. E partita il sabato pomeriggio, e a volte saltavo per studio. Teto si allena ogni giorno…ha vinto un Mondiale ed è attuale vicecampione del mondo di categoria…e ha salito un 9a, 5 anni dopo che ha cominciato ad alzare un piede da terra. Ok, ha talento da prestare e vendere, ma con quello arrivi all’8b, se non ti alleni. Ve lo dico io e ve lo confermeranno tutti. Se non hai talento, arrivi all’8b dandoci dentro come un matto, e se hai talento ti fermi all’8b se non ci dai dentro. E ci devi dare dentro come un matto per il 9a. Tanto più se vivi in Brianza, perchè di 9a, in Lombardia, ce n’è pochi e alcuni vicini non ne vale neppure la pena…mentre lui, che è un esteta, è andato anche a scovarne uno bello. Già fra le altre cose, Teto hai il senso del gusto…cosa che, diciamo la verità, è di pochi, o magari di tutti, ma ci accontentiamo.

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Il Franz, quando sclera, ci litiga, e pare che capiti almeno una volta al mese. Farebbero dodici volte all’anno. Va bene, va bene anche così. In un libro che Teto (come tutti gli under 25 del mondo) dovrebbe leggere, Oltre il Confine, ci sono anche storie di cavalli da domare, o meglio da assecondare. Ne vale sempre e comunque la pena. Penso che Teto ci darà un sacco di emozioni, emozioni vere. Roba da brividi, per chi ama la scalata. Lui lo sa, e anche Franz lo sa, mi piacerebbe farci un film, un grande film di arrampicata. Un film SPESSO. Da gustarsi.

Intanto, ci ha regalato un 9a.

Video? ne ha tanti, tutti ottimamente montati da Franz. Fra tutti io ancora preferisco questo, un pò perchè ha somaticamente ancora tratti da ragazzo, un pò perchè c’è un lato introspettivo che viene fuori da un certo punto in poi e che è arrampicata vera, se capite quello che voglio dire

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