Il 19 luglio di 55 anni fa, sulla vetta del McKinley (oggi Denali) si concludeva vittoriosamente la spedizione che segnò il ritorno dell’alpinismo lecchese alla ribalta mondiale, dopo l’irripetibile stagione degli Anni ‘30.
La sfida era una delle più incredibili: salire l’inviolato e infinito sperone sud della montagna più alta del Nord America, un colosso di 6190 metri che svetta sopra i ghiacciai dell’Alaska, quasi in cima al Mondo, a “un tiro di schioppo” dal Polo Nord.
Primo a promuovere l’impresa fu proprio uno dei protagonisti della stagione d’oro egli Anni ‘30, l’intramontabile Riccardo Cassin, che per questa nuova avventura si volle circondare dei migliori talenti delle nuove generazioni di alpinisti “made in Grigna” (alcuni di loro già vestivano il maglione rosso dei Ragni o lo avrebbero vestito negli anni a venire).
Gigi Alippi, purtroppo scomparso solo poche settimane or sono, Romano Perego, Luigino Airoldi, Jack Canali, Annibale Zucchi, sono i nomi dei protagonisti di questa incredibile avventura.
Oggi che tre giovani Ragni (Matteo De Zaiacomo, Matteo Della Bordella e Luca Schiera) sono alla ribalta per una nuova spedizione su montagne difficilissime, in uno degli ultimi luoghi selvaggi del pianeta, è bello e doveroso ricordare la ricorrenza e i personaggi della spedizione che 55 anni fa lanciò le nuove leve degli scalatori lecchesi nell’alpinismo internazionale.
Cliccate qui per leggere il racconto e guardare le preziose gallery fotografiche della spedizione al McKinley