LA SCHIODATURA PARZIALE DELLA MAESTRI AL TORRE: L’OPINIONE DI MARIO CONTI
La scena Alpinistica mondiale in questo momento è dominata dalle vicende Patagoniche ed una più di altre sta destando particolare attenzione: la schiodatura di parte della via “Maestri” al Torre ad opera degli Americani Hayden Kennedy e Jason Kruk; attenzione forse ancor maggiore dell’exploit del giovane Austriaco David Lama che è riuscito a salire questa immane linea senza mai appendersi ai chiodi.
Mario Conti è certamente uno degli Alpinisti che maggiormente ha il “diritto” di esprimere un parere personale a tal proposito poichè conosce molto bene i luoghi vantando una lunga esperienza Patagonica e soprattutto ha fatto parte della spedizione di cui facevano parte anche Casimiro Ferrari, Daniele Chiappa e Pino Negri che nel 1974 ha conquistato la vetta del Cerro Torre lungo quella che diverrà la “Via dei Ragni”.
di Mario Conti
“ Sicuramente voglio fare i complimenti per la salita di Kennedy e Kruk ed ancor di più a David Lama per la libera. Sulla rimozione dei chiodi di Maestri sono invece assolutamente contrario. Una via aperta nel 1970, quando neanche esisteva El Chalten e la Patagonia non era accessibile come oggi, sicuramente con metodi che non condividevo allora e non approvo neppure oggi, merita comunque il rispetto per il valore storico. Questa via resta infatti, assieme alle polemiche e alle pagine di letteratura da essa ispirate, un pezzo di storia dell’alpinismo, storia composta da belle e brutte cose, rappresentativa dell’alpinismo di quegli anni.
Maestri ha messo chiodi a pressione nel 1970, ma altri non sono stati da meno, basti pensare agli stessi spit di Lama con successiva rimozione ad opera di Garibotti. Diciamo chiaramente che tra i salitori del Torre nessuno può dirsi coerente con quanto professato. Chiodi e soste di Maestri sono stati usati da tutti. La certezza di una rapida via di discesa ha permesso a molti, tra cui alcuni famosi apritori, di giocarsela fino all’ultimo, così come altri hanno usato gli ultimi tratti per concludere le nuove linee. Ricordo infatti che le uniche linee indipendenti che arrivano in vetta restano la nostra via e appunto la Maestri con l’ultimo tratto salito da Bridwell. Sicuramente ora è preclusa ai più la possibilità di salire il Torre.
Certamente sulle Alpi queste vie simbolo di un alpinismo scomparso sono state vissute diversamente. Vie di Maestri e altri, come la Minuzzo in Lavaredo, sono state salite in libera, ma nessuno si è mai arrogato il diritto di cancellarne il valore storico rimuovendo la chiodatura originaria.
Evidentemente al Torre non è così, il fascino di essere protagonisti di una polemica con big e sconosciuti appassiona più delle salite e così Kennedy e Kruk passeranno alla storia non grazie alla loro bella salita, bensì ancora grazie a Maestri e alle polemiche sulle sue scelte di oltre quarant’anni fa. In questo senso dovrebbero almeno ringraziarlo. “