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THE BEGINNER: 9° puntata

Correva l’anno 1999, io e il mio amico Gianluca vagavamo fra le placche dell’Angelone. Alla fine di una doppia mi imbatto in un ragazzo e una ragazza. Si presentano, Fabio e Tatiana, sposati, con bambino. Che poi conoscerò, Yuri, un vero genio. Fabio ha 34 anni e scala da poco ma ha così entusiasmo che nei successivi 10′ mi elenca un’infinità di progetti e sogni. Poi attacca una via, massimo 6b e assisto in diretta ad una puntata della serie: come non si arrampica! Confesso che lì per lì ho pensato che fra il Palma e la scalata ci dovesse essere una separazione consensuale. Ognuno per la sua strada. Non avrei scommesso cento lire su di lui.

Però per fortuna del Palma sono una pippa nei pronostici, semplicemente non ero stato capace di trovare quello che non vedevo bene. Non avevo visto la sua forza di volontà. Un mix formato famiglia di dedizione, tenacia e caparbietà, che in tre anni da quel giorno lo fece arrivare all’8a, e poi a tutto il resto. Oggi siamo tornati a scalare insieme dopo tanto tempo, è un pò acciaccato, dice che ha un solo rimpianto, non è riuscito a scalare le Torri di Trango, ma è felice di aver permesso ad altri di andarci. Guardo il lago, cerco di trovare quello che non riesco a vedere…

Antonio Barbetta

Col Barbetta una via che ricordo bene era al Signal, nome Wurzelbrut. Gli dissi, troviamo su l’acqua, sicuro. Dopo due ore di avvicinamente arrivammo alla base della via, gola secca e zero liquidi ingeriti. Attacchiamo la via…poi fine giornata, doppie, sul sentiero sveniamo dalla sete. Arriviamo ad un alpeggio, c’è una mucca che beve in una vasca. Dentro, vermi vari, almeno 3o cm. Giuro. Beviamo…per la disidratazione, per due giorni va via ad entrmbi la voce.

Poco dopo, nel 2003, estate, vado col Dodo su Legacy, in Wenden. Dalle altre parti andavo sempre e bene, al Wenden c’era sempre da lottare, anche due gradi sotto. Al penultimo tiro, 6c+, c’è un ristabilimento, fino a lì è fisico, ero stanco ma non misi un Friend evidente, mi ribalto su e ho davanti la sosta, due spit senza cordone. Sono sui piedi, ma sul verticale, e gli avambracci hanno i famosi doberman che mordono. Per due minuti cerco di sistemarmi per rinviare la sosta (un cordone l’avrei preso al volo, ovvio), mi sa che se avessi avuto la go pro c’era da battere record su record di visioni, ma allora non c’era, e mentre passavano i secondi…beh, cominciavo a pensare, dai, tira fuori ‘sto rinvio e salvati. Solo che ognuno dei due avambracci aveva cinque secondi di autonomia, poi 4, poi tre…insomma, sono andato giù. Quanto? Eh… troppo. Impatto che cerco di attenuare con le mani finito il volo (NON FATELO MAI…), perchè sotto strapiombava e quindi a fine volo son diventato parabolante verso la parete, e voilà…scafoide rotto. Con discesa in doppia piuttosto tribolata.

Il giorno dopo sono a far radiografia, il tipo mi dice:

Lei ha lo scafoide rotto.

pausa

Un osso molto importante.

Pausa

Io arrampico, gli faccio. Tra quanto potrei riprendere?

Quello si gira e mi fa, si scordi l’arrampicata.

Torno a casa e piango. Davvero, sapete. Poi chiamo mia madre, le chiedo quel tipo non simpaticissimo ma superfamoso e bravo che le ha sistemato il tunnel carpale. Ci vado il giorno dopo.

Ti metto questa graffetta, in Italia lo faccio solo io.

E…io arrampico, sussurro.

Scali a mani nude?

Gli rispondo sì tagliando corto.

Tra un mese hai un tutore, e puoi scalare. Hai mezza mano fuori (evidentemente per lui la mano fuori dal tutore era nuda e quindi andava bene)

rsz_scafoideDue mesi dopo rifaccio Legacy, col tutore!! Lo vedete dalla foto…da secondo, eh. Ma insomma arrivo in cima. E a fine Agosto, al Remenno, salgo la Cucchi route, mi assicura Simone Pedeferri, diventato oramai amico, mi incitano in almeno dieci (l’ultras era Giacherio detto Giac) e col tutore, dopo molti molti tentativi di quell’Agosto, arrivo pulito in sosta. Non potevo chiudere completamente le mani, ma potevo tirare verso il basso. L’arrampicata questo è, tiri verso il basso per salire in alto. Fra l’altro in Valle allora ci andavo spesso e tutti pensavano, ma come fa quello ad andare in giro con una così fine (che era mia moglie)

rsz_tati_in_val_masinoE’ stata l’ultima cosa veramente strana, da beginner.  Oddio, sapevo bene che anche se avevo fatto l’8a ed erano arrivati i 7b a vista, queste erano tutte cose normalissime. In nessun “gioco di movimento “( così evito la parola sport… ) inizi a 32 anni e raggiungi performance atletiche al top. Non esiste, sempre e sarai ad un livello, al massimo, medio, laddove il meglio è in altro emisfero e talvolta universo. Diciamo che poi applicare un livello medio in una grande parete porta ancora, e questo è tipico di questo mondo magico che è il muoversi molto in alto dal terreno su cui si cammina, clamorosamente a disegnare linee importanti. E anche a dir la verità a rischiare oltre misura, perchè nessuno ti può obbligare a stare in panchina, e non serve fare un tempo o una misura per partecipare a quello che desideri!

E infatti arrivò l’Agosto 2005, Portami Via. Iniziata con Dodo, nei giorni in cui, falesia con lui e Paul, avevo centrato il primo 7c a vista. Un’apertura in Wenden, era chiudere un cerchio e aprirne un altro. Quando arrivai in cima a Triangolo industriale protetto solo a Friend (ma la conoscevo, aprire è un’altra cosa), mi sentii pronto. E invece no. Mancava qualcosa, ma io non lo sapevo. E ci fu l’incontro con Matteo.

Inutile girarci intorno, uno come Matteo non l’avevo mai incontrato, anche se ne avevo già conosciuti, di grandi, anzi grandissimi. Ma avevano un’età, quello invece era un ragazzino che gli potevo essere veramente il padre. Che luce in quegli occhi, porca miseria (l’ho rivista in Luchino, molti anni dopo). Con la sua genuinità e un’onestà totale e un’etica ferrea. Uno che fra l’altro il giorno che compie 22 anni si alza alle quattro e col papà poco dopo attacca la via “Attraverso il Pesce”, e la sale a vista in giornata, tutto da primo. Ma ancora più di tutto, una persona che conosce il significato della parola Riconoscenza, che purtroppo, devo dire, è rarissima, e in lui al di sopra di qualunque cosa.

Io avevo 40 anni e mezzo, ed ero nel pieno della mia incoscienza e all’inizio del meglio della mia forma fisica e mentale. Sì, passato i 40, con famiglia e figlio di 5, mi sentivo una iena.

Un po’ tardi, eh? Vero, ma Bernard Hopkins a 50 ha combattuto con un cattivissimo per il mondiale dei mediomassimi, e in una disciplina che, al confronto, la nostra fa ridere…in quell’apertura c’è tutto quello che sono e sono stato. Un cattivo ragazzo, secondo alcune consuetudini. Infatti scrissi questa roba, su noi due

http://www.fabiopalma.net/i-cattivi-ragazzi/

L’incontro con Matteo, con un’intelligenza e una forza interiore così tremenda, è stato per me importante come incontrare il Barbetta, e prima il Grego e il Pitax, quelli con cui per tre anni ho girato il mondo da idiota accampandomi fra leoni, serpenti e peggio nei quartieri di Caracas e simili. Incidentalmente, sono anche le persone che metterei in una vetrina col cartello, SINCERITA’. E con il reparto DISPONIBILITA’ a brillare. La gente sincera, disponibile ed intelligente evidenzia le mancanze altrui, e questo è prezioso.

Penso a quanto mi sia allenato per lasciare quel 6b, a Marchino che non conoscevo e mi obbligò al 6c, all’Aristide che al piazzale del Wenden mi disse di scalare lì, e capisco che ci sono stati momenti decisivi assolutamente imprevedibili e casuali, che hanno portato alle vie aperte. Penso anche che aver telefonato a quel ragazzino che manco sapevo chi fosse chiedendogli, ti va di aprire in Wenden, abbia assolutamente inciso con un solco tutto il mio percorso, e anche il suo. E poi devo dire che con tutta questa storia ho trovato perfino il tempo di farmi dei nuovi amici, che dire della via appena terminata con il Paul? Delle ghignate con il Franz e dei viaggi con Luca? E oggi?

Dice che scala ogni giorno pareti sempre più difficili ma sulla tastiera, perchè è felice quando gli altri possono avere delle possibilità.

Ti ritrovi a solcare una linea ecco.

Vai a sapere perchè, vai a sapere.

https://www.youtube.com/watch?v=FwWU60L6mDo

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