Appigli e Appunti By Simone Pedeferri
La mia pigrizia abbastanza nota, supportata anche dalle caratteristiche fisiche, mi ha sempre portato ad avere una predilezione per gli allenamenti di resistenza mentre gli esercizi di forza e le ore passate a provare boulder non mi hanno mai né appagato né convinto fino in fondo. Come si sa, però, per salire le vie dure bisogna anche avere un po’ di quella benedetta forza …( no comment!…ndr) così un Novembre e un Dicembre piovosi, costringendomi a stare a casa, mi hanno dato la possibilità di rispolverare vecchi esercizi di forza, integrati con qualche dritta sui nuovi metodi di allenamento dei giovani Patrick e Sera. All’inizio il fisico non ha proprio reagito bene e dopo un po’ ho persino avuto cattive sensazioni finchè la “macchina” ha ripreso fortunatamente a girare a favore, così tra la scappata invernale del Qualido e la spedizione in Giordania ho fatto un salto a Cresciano dove sono riuscito a salire Jungle book 8Ae Kirk Windstein 8A+, poi al Baffo superiore Campo dei morti e in Val Masino Crazy snake con uscita destra, entrambi sull’8A+ . Infine, per il Melloblocco, ho liberato i due blocchi di gara The english dream 8A/B e Neandertal con partenza in piedi che ritengo si attesti intorno all’ 8B.
Alla fine del Melloblocco mi guardo intorno, è scomparso il fiume di gente che ha invaso la valle. Dopo due mesi di preparazione, è arrivato il momento di tornare a scalare. Inizio subito insieme a James Pearson che mi mostra come scala un giovane ( non si finisce mai di imparare!) su “Quello che non c’è”, il tiro di 8c+ che salii l’anno scorso. Credetemi, ne ho visti ben pochi di numeri del genere, da quando scalo…non capivo neppure come riuscisse a star su, mentre vibrava, tremando e lottando. Una grandissima giornata ed esperienza.
Vederlo salire mi punge nell’orgoglio e mi da la carica. Per le prossime settimane voglio trascorrere un po’ di giorni in falesia e allenarmi in funzione della montagna, riallacciare il feeling con la corda.
Mi sposto verso il calcare del lago e a Valbrona bassa, salgo l’8b della Discordia e quello di Marchino, poi mi trasferisco verso Como e allo strapiombo di Mezzegra. Si passa il tempo discutendo di spedizioni, con Kurt, Berna, Spini, e intanto salgo Psyco killer plus, Gremlin ( dopo la rottura di una presa), e The loop plus, tutte attorno all’8b.
Sulla sponda opposta del Lago mi incammino verso la grotta di Mandello dove riesco su “Into the wild”, 8b+ la linea superata da Luca Passini due anni fa. E’ ora di tornare verso casa, al mio Remenno, dove pulisco un progetto chiodato l’anno scorso. E’ la prosecuzione di Dottor Frankenston, i primi 8 metri boulderosi sono di 8a+, poi un buon riposo conduce alla seconda parte di 20 metri, prima di equilibrio, poi un boulder di dita, continuità, e un classico ribaltamento tipico dei sassi…
Al bar incontro i miei amici toscani, ordinano “due pezzi dolci” ( le Brioches…), ed il nome è cosa fatta: “Due pezzi dolci”….Dimenticavo, penso sia 8c.
Ora vorrei alzarmi un po’ in quota…