Un weekend intensissimo di gare ed emozioni per gli atleti dell’Asd Ragni di Lecco, dalla Coppa Italia alla Coppa Europa Boulder
Report dell’allenatore Fabio PalmaCoppa Italia Boulder a Torino e Regionale Lead
Ennesimo week end di Passione, ma questa volta ancora più denso.
Decido di portare alla quarta tappa di Coppa Italia Boulder a Torino quattro atleti, Juri ,Samu,Valentina e Giulia Rosa, obiettivo semifinale,mai raggiunto nel 2022, per poi tornare in Lombardia per il regionale Lead di domenica, fondamentale per qualificarsi per Valentina, fondamentale per allenarsi per la Coppa Italia Lead che partirà il 14 maggio per gli altri. Bea è in Portogallo, Coppa Europa Boulder.
Quasi tutti, anche chi farà solo il Regionale Lead U20 la domenica, hanno trascorso ogni giorno delle vacanze pasquali allenandosi, molti anche con doppia seduta a Innsbruck. Grazie famiglie!
A Torino è battaglia ma non ce la fanno, anche per molto poco. In Portogallo Bea si qualifica per la finale all’ultimo blocco. Sia in Italia che in Europa, trascinato dall’Olimpiade, il livello è più alto rispetto al 2019 e 2020. Molto più alto!
Sei lontano dalle spaccate? Perdi di poco.
Ti alleni meno? Perdi di poco.
E poi ci sono io e i miei metodi, diversi da chiunque altro allenatore.
La domenica ci sono tanti nazionali nelle varie categorie, ma dominiamo come accade dal 2019. La gara è anche valida per il titolo di Campione Regionale Assoluto, stravince Samuele e Valentina perde per un soffio: per lei Top in finale come la nazionale U20 D’Addario, e per regolamento la posizione è data dal tempo di salita: 1 secondo in più per Valentina. Vale nel 2022 è quindi Vice Campionessa assoluta lombarda sia di Boulder che di Lead.
In finale anche Simone Scarparo, Iris Bielli, Giulia Passini e Isacco Saggiante, allenato da Alessandro Biggi, vanno molto bene anche Cisky e Vera. Mancano Giulia Rosa e Juri che avrebbero lottato per l’oro. Insomma in Lombardia la mia squadra si conferma dominante, da oltre quattro anni.
Siamo oltre trenta podi… È fuori Lombardia, nonostante quattro titoli italiani giovanili (due Bea e due Samu), un argento (Giulia Passini), un bronzo (Juri), un titolo assoluto (Bea) e qualche altro podio assoluto di Bea, che non sono soddisfatto. Ma la stagione 2022 non è neppure a metà e come affronteremo maggio,giugno e luglio farà la differenza.
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L’argento europeo di Bea in Portogallo
Dal Portogallo notizia Bomba: Bea argento! Davanti anche alla terza junior al mondo.
Ho sempre speso molte parole e saccheggiato la mia conoscenza di aggettivi positivi per lei, e solo noi due e sua mamma sappiamo davvero che dedizione e che ferocia ci sia dietro a questi risultati. Non esiste atleta migliore. Negli ultimi tre anni un solo giorno ha optato per una priorità sbagliata.
Una carriera sportiva di alto livello la puoi costruire solo se accanto al talento affianchi scelte quotidiane mirate.
Lei a Pasqua era a Innsbruck, due sedute al giorno in quei giorni. Dure e fisiche. Nessuna concessione. La socialità c’era con chi come Lei ha il dono del talento e non lo spreca.
“Il talento è grandemente sopravvalutato”, disse Kobe Bryant. Nel passato allenai in un altro sport tre fuoriclasse che decidevano di fare altro invece di allenarsi. Mi telefonano ancora dopo oltre venti anni con enormi rimpianti.
E anche la famiglia è importante, deve capire e ascoltare l’allenatore perché l’allenatore conosce meglio di qualunque famigliare la lista di priorità. Feste, pranzi, gite, settimane bianche…
Sono tutte cose normali. Un fuoriclasse non è normale e ha altro da fare, anche per far esultare tutti noi.
Bea è un fenomeno fisico e tecnico ma tantissimi altri e altre disperdono già a 16 anni questi doni. E poi già a 20 sbattono la testa contro il muro per rimpianti.
Quando a Van Halen chiesero cosa aveva fatto per diventare una rockstar e il migliore al mondo, lui rispose: “I play”, Io suono… tutto il giorno, per più di 10 ore!
Bea play her game ogni giorno e si merita tutto e di più!
Anche il presidente del Cai Lecco e Ragno Alberto Pirovano ricorda la figura di Bernasconi: E entrato nei Ragni nel 2003, proprio quando io ero presidente del gruppo. Aveva 21 anni, era lo scanzonato del gruppo ma ricordo la sua grandissima passione. Mi ricordava un po la prima generazione dei Ragni: serissimi quando c era da scalare ma goliardico e pronto a far baracca quando era il momento. Ho ancora in mente, al termine della spedizione al Cerro Piergiorgio, il conto chilometrico delle sue birre. Lui era cosi .