RITORNI NOTTURNI PER MATTEO DELLA BORDELLA
A detta di molti arrampicatori è stata per parecchio tempo la via moderna più impegnativa del Canton Ticino e porta la firma di Giovanni Quirici, un Grande Arrampicatore che quest’estate se n’è andato sulla parete nord dell’Eiger. Ora ci sono altre linee altrettanto dure in questa zona aperte da altri forti arrampicatori che hanno saputo prendere spunto da Giovanni cercando dapprima di ripetere le sue Vie e creando, a loro volta, delle nuove sfide Verticali.
Tra questi uno dei più attivi è senza dubbio Matteo, molto attivo nella zona del Canton Ticino, che pochi giorni fa si è tolto la grossa soddisfazione di effettuare l’unica ripetizione sinora nota di “Ritorni notturni” in completa arrampicata libera.
Qualche mese fa Matteo ricordava così Giovanni Quirici:
“Conoscevo Giovanni da un mese o poco meno, ne avevo sempre sentito
parlare ma non ci eravamo mai incontrati. E proprio un mese fa alla
falesia di Lodrino lo incontro con il suo inseparabile amico Pablo e
mi presento. E’ una persona che “a pelle” mi sta simpatica, ho
un’ottima impressione di lui, sembra tranquillo e amichevole,
scambiamo un due chiacchere gli chiedo della sua ultima spedizione e
dei sui progetti futuri.
Non passano neanche due settimane e il caso ci fa ri-incontrare, lui
sempre con Pablo, alla falesia di Simplon-Dorf. Facciamo qualche
battuta, ridiamo e scherziamo, parliamo un po’ e non so perché ma mi
da proprio l’impressione di “uno che ci sta dentro”; lui abita a
Ginevra ma mi dice che in autunno sarà in Ticino, ci scambiamo i
numeri per andare a scalare insieme, mi chiede delle vie che ho aperto
in Ticino e di Cadarese, io gli parlo delle sue che ho ripetuto e
conveniamo che “sarebbe bello fare qualcosa insieme”.
E lunedì scorso poi mi ritrovo a Caslano con Marcus e Pablo. Pablo e
Giovanni stavano pianificando di andare all’Eiger per ripetere “Le
chant du cygne”; avendo ripetuto la via nel 2008 gli do qualche
consiglio e poi parlo con Pablo e delle sue scalate con Giovanni.
Chiedo a Pablo di “Yeah man” e gli chiedo come ha fatto ad
assicurarlo per circa due mesi solo risalendo le corde. A Pablo
brillano gli occhi, mi dice che Giovanni è una persona speciale, che è
stata una grande esperienza e che per lui lo rifarebbe, poi dice che
il Giò è uno a cui quando dai qualcosa ti torna sempre indietro, come
adesso appunto.
Sabato, mentre ero in parete in Wenden mi arriva un messaggio con la
tragica notizia. E’uno shock, sia per me che per Fabio, ma non c’è
niente da fare, siamo lì, e con il morale a terra continuiamo a
scalare. Quello che è successo a Giovanni avrebbe potuto capitare a
chiunque scala, come è successo a mio padre, può succedere in
qualsiasi momento a me o a te che stai leggendo. E quindi? Quindi non
c’è niente da dire. Certe cose succedono e basta, di colpo, senza un
motivo, o le accetti e continui a vivere oppure non so…
Alla sua famiglia e all’amico Pablo vanno le mie condoglianze,
Addio Giovanni”
Da parte mia posso dire che la via segue una bella linea logica su una parete ripida e difficile sulla quale non corrono altre vie, la roccia è simile a quella che si trova sulla parete di Linescio, sempre molto pulita, ed offre un’arrampicata varia con fessure, tacche ed alcuni traversi. In conclusione direi sicuramente una delle tante e bellissime vie che ci sono in Ticino. La chiodatura non è omogenea su tutto il percorso con dei tratti nei quali occorre avere una buona padronanza del grado, ma mai eccessivamente pericolosi, alternati a tratti con spit molto ravvicinati messi in A0. La via era già stata ripetuta qualche anno fa da Luca Auguadri e Marcus Stein ma attende ancora una seconda salita Rotpunkt.
Questa la sequenza delle difficoltà 7b, 7b+ (secondo me 7b), 7a+, 5a, 7a+ (secondo me 6c), 6c, 8a+, 7c+, 7a.
Ringrazio Franz e soprattutto il Berna per avermi accompagnato venerdì nel mio tentativo.”
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