23-06-2010 |
Corso Ragni 2010 – Appunti disordinati di viaggio… |
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Uno degli scopi principali di un gruppo alpinistico è quello di dare nuova linfa al movimento, creare le basi e quindi puntare sulle giovani leve, partendo dall’inizio. E’ questa l’importanza di attività come il Corso di Alpinismo e la gestione della Palestra di Arrampicata. Il corso, a cui hanno partecipato 20 allievi, archivia il suo 58 esimo anno di vita, ed un’allieva ho voluto mettere per iscritto alcune sue impressioni… |
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A poche ore dal termine del 58esimo corso della scuola di roccia a Finale Ligure con ancora addosso zaino, corde e fatica è la sensazione di soddisfazione, entusiasmo e fiera stanchezza a prevalere nel gruppo dei partecipanti al corso Ragni 2010
Si percepisce d’essere alla fine di un primo viaggio alla scoperta del mondo dell’arrampicata su roccia, che l’esperienza alpinistica degli istruttori e la loro grande disponibilità e pazienza hanno reso un percorso straordinario di apprendimento e di esplorazione delle basi tecniche e teoriche dell’arrampicata, in una crescente progressione di conoscenza e sviluppo delle proprie capacità e possibilità.
Con un approccio di insegnamento fortemente orientato alla sicurezza e all’essenzialità delle manovre e dei movimenti in parete, gli istruttori hanno guidato gli allievi, arrampicatori dilettanti e non, giovani e non, nelle prime cordate delle uscite in montagna, la cui programmazione iniziale è stata rivista per le condizioni meteo non sempre favorevoli di una stagione poco primaverile.
E dosando abilmente attenzione per le attività in parete, semplicità e ilarità, hanno creato da subito un clima piacevole ed amichevole consolidando pian piano un gruppo eterogeneo, che timidamente si era presentato davanti a questa esperienza ciascuno forte del proprio bagaglio di motivazioni, conoscenze e curiosità verso il mondo dell’arrampicata su roccia.
Un bagaglio, o meglio uno “zaino”, sicuramente in seguito arricchito dalla costante condivisione delle esperienze pratiche e riempito di nuove conoscenze teoriche, con la giusta dose di leggerezza e serietà degli istruttori, e dai racconti di grandi imprese ed episodi di vita davanti all’immancabile sosta “birretta” di fine giornata o torta abilmente preparata.
E infine in quello “zaino” ci abbiamo buttato dentro la costruzione di nuove amicizie e la consapevolezza che a piccoli passi con fatica, dedizione e divertimento ogni vetta o meta nella vita è raggiungibile.