E’ stato (probabilmente) il piĆ¹ grande e spettacolare meeting europeo di arrampicatori mai realizzato! Sabato 8 e domenica 9 maggio, erano in 320 i boulderisti-sassisti (dai campioni agli appassionati) che hanno risposto all’appello delle Guide Alpine della Lombardia per il Melloblocco, il raduno internazionale (non agonistico) di “sassisti” in Val di Mello, bellissima laterale della Val Masino, in provincia di Sondrio. Un piccolo-grande-multicolore-sorridente (ed educato!) “mucchio selvaggio” a cui si sono uniti centinaia di spettatori-arrampicatori non iscritti, per una sorta di Woodstock del boulder tra gli splendidi massi, il verde e l’aria di una delle valli piĆ¹ belle delle Alpi.
MELLOBLOCCO
un commento “a caldo” di Fabio Palma
Che dire? mai visto tanti scalatori in poche centinaia di metri quadrati, in un’atmosfera cosƬ entusiasta. Prima di dare un commento tecnico ĆØ da sottolineare che in due giorni di frequenza altissima i rifiuti lasciati sono stati pochissimi e peraltro piĆ¹ frutto di dimenticanze che di maleducazione. Direi che i praticanti Boulder hanno dato una bella lezione ai falesisti, agli alpinisti e ai turisti domenicali.
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Dal punto di vista tecnico la prima osservazione ĆØ che i problemi tracciati erano all’altezza della situazione: Simone Pedeferri aveva previsto esattamente su quali blocchi sarebbero riusciti in tanti e su quali in pochissimi. L’unica imprevedibilitĆ ĆØ l’assoluta scioltezza con cui Chris Sharma ha salito Flash passaggi su cui gli altri fuoriclasse o non sono passati o hanno dovuto stringere i denti.
Qualcuno dei Big era chiaramente fuori forma ( il simpaticissimo Tony Lamprecht, per esempio ), qualcuno a completo disagio per gli spettatori ( Dave Graham su tutti), qualcun altro ha impressionato per la forza ( Calibani ! ) e la tenacia ( il bravissimo Brenna, ormai anche Boulderista Top a tutti gli effetti ). Molto bravo anche Stefano Alippi, elegante e sciolto il giovane Leoncini. E poi tanti altri nomi piĆ¹ o meno famosi che davano spettacolo semplicemente provando anche linee piĆ¹ semplici. Faceva effetto vedere Francois Lombard, appena reduce da un Inverno interamente passato sugli sci, divertirsi come un principiante su problemi intorno al 7B, saliti comunque con una grazia sopraffina.
Un po’ in difficoltĆ le donne, fra cui la piĆ¹ brava ĆØ stata Stefania De Grandi. Alcune scene erano veramente divertenti: come ĆØ possibile, vedendoli affiancati, che Lamprecht ( presumo oltre gli 80kg, spalle da mediomassimo, qualche rotolino di pancetta ) e Graham ( fisico da maratoneta o ciclista ) pratichino la stessa disciplina?? L’arrampicata ĆØ proprio diversa da tutti gli altri sport.
Per la Val di Mello ĆØ stato un successo mediatico senza precedenti: Graham ha esclamato: ĆØ uno scandalo che nessuno mi abbia mai parlato di questo posto! E ad uno stupito Simone ha chiesto lumi sulle vie del Qualido e ad altri su Boulder con almeno due ore di camminoā¦il gruppo dei francesi ha persino chiesto i prezzi dei rustici nella valle… la Valle era al massimo splendore, complice le abbondati nevicate primaverili. Di posti cosƬ, mi diceva Lombard, in Europa non ne aveva mai visti! Per uno come lui, ormai polivalente nel vero senso della parola, vedere vie di 400 metri, migliaia di Boulder, aree di cascate di ghiaccio, monotiri di ogni difficoltĆ , e pareti a 3000 metri, il tutto entro minuti o 3 ore di sentiero al massimo, era sconvolgente. Detto da uno che abita all’Argentiere, dove falesie e vie in quota convivono comunque a poca distanza.
Chi ha avuto l’idea penso si stia crogiolando in una soddisfazione meritatissima, chi ha pulito i nuovi passaggi non puĆ² che sentirsi orgoglioso di quanto successo. E per il Boulder in sĆ© ĆØ stata una grande vittoria di stile: difficile storcere il naso sul suo significato quando si vedono decine di ragazzi superare con maestria ed eleganza movimenti di grande difficoltĆ . Se ĆØ vero che alcuni gesti sono chiaramenti propri del Boulder, ĆØ anche evidente che ci sono problemi e linee che in falesia e persino in parete si ignorano volutamente ma che in realtĆ sono giĆ superabili da moltissimi. In Val Masino e in Val di Mello ci sono linee estreme di ogni lunghezza e altezza, il 10a ĆØ solo una questione di applicazione…
di Fabio Palma
Nella foto: Giovanna Pozzoli, Mauro Calibani, Christian Core, Cristian Brenna (ph Claudio Piscina)
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