GIULIO BARTESAGHI
courtesy ofl video “Modisca 2009” : https://www.youtube.com/watch?v=qmGVdTM7Qy0&list=UU4cXHHatwcDsBJ0Ip1EYfLg&index=1
Se oggi il gruppo dei Ragni di Lecco ancora aggrega ragazzi e uomini di tutte le età, accomunati dalla viscerale passione della scalata, è perché dei ragazzi che avevano vissuto in prima linea la tragedia insensata della guerra decisero di fare gruppo intorno alla voglia di salire le montagne. Senza soldi, con un passato prossimo da dimenticare, e un futuro incerto e traballante. Una sola, grande forza: l’entusiasmo.
Fra quei primissimi, vi furono dei fondatori, e fra di essi il grande trascinatore era proprio Giulio, uno che aveva carisma e simpatia da convincere chiunque.
Nella storia di un gruppo come il nostro i protagonisti, quelli che arrivano in cima, sono importantissimi. Ma molti di loro sarebbero stati comunque dei grandi, nella propria storia. E’ invece grazie a persone come Giulio che un insieme di uomini si dà un’anima e decide di unirsi per rinforzare una passione. Sono persone che dedicano tempo e parole più agli altri che a se stessi, e che sono pilastri fondamentali di una qualsiasi idea di gruppo.
E’ morto questa notte Giulio Bartesaghi fondatore insieme al fratello Nino del Gruppo Ragni di Lecco. Con loro ci furono anche Franco Spreafico, Emilio Ratti e Gigino Amati. Giulio Bartesaghi scrisse non solo pagine di storia dell’alpinismo mondiale, ma fu anche un valoroso partigiano.
Ci stringiamo ai cari e ai famigliari di Giulio, e a lui mandiamo dal profondo un grazie per aver permesso a tutti noi di poterci chiamare Ragni di Lecco.
Fabio Palma, presidente del Gruppo Ragni