03-08-2010 |
Starsky & Hutch per Carnati e Spreafico |
Lo scorso week end Adriano Carnati e Paolo Spreafico si sono diretti verso le Dolomiti dove hanno ripetuto la via “Starsky & Hutch”, aperta nel 2003 da Rolando Larcher e Luca Giupponi. |
La salita si svolge sulla Punta Serauta, nel gruppo della Marmolada in una posizione abbastanza defilata rispetto alle Vie della “Sud”. L’avvicinamento infatti non avviene da Malga Ciapela ma da Passo Fedaia seguendo un itinerario descritto molto bene nella relazione e abbastanza comodo.
La Via si conferma molto impegnativa e si svolge su placche e muri verticali con chiodatura a spit “da guadagnare” ed un penultimo tiro con un difficile passo obbligatorio lungo un’esile e provvidenziale fessurina che solca un muro compatto. In generale la roccia è buona ma richiede attenzione a causa dell’esiguo numero di ripetizioni. Per mancanza di tempo e per cause di “forza maggiore” non abbiamo riprovato i tiri sbagliati al primo tentativo.
“Starsky e Hutch” corre parallela ad una vecchia Via in artificiale con chiodatura sistematica a chiodi a pressione. L’utilizzo dello spit, in diverse zone delle Alpi ma soprattutto in luoghi come la Marmolada è sempre stato oggetto di discussioni. Ora, ripetendo una Via come questa ci si rende conto di cosa vuol dire etica e rispetto verso la roccia e predisposizione a “mettersi in gioco”, e guardando la fila di chiodi a pressione distanziati 50 cm l’uno dall’altro le sensazioni sembrano un po’ diverse.
Ma l’evoluzione dell’arrampicata, delle aperture, è passata anche attraverso le dirette a “goccia d’acqua” che vanno capite e assolutamente rispettate anche in relazione al contesto ed alla “cultura” del momento… allo stesso modo penso che le vie moderne a spit vanno capite e rispettate (ed eventualmente ripetute) per le stesse ragioni.. Peace & Love… 😉
Paolo Spreafico