01-07-2010 |
Si comincia ad alzarsi di quota… |
Matteo Della Bordella e Fabio Palma hanno ripetuto “Herbstzeitlose”, pochi giorni prima di Simone Pedeferri e Paolo Spreafico, una Via recente nel Gruppo del Signal, Oberland Bernese. Successivamente poi Matteo si è ripetuto con “Djin Fizz”, sulla Paroi d’Anterne, in compagnia di Nicola Vonarburg. |
L’inizio della stagione estiva sta riservando qualche sorpresa dal punto di vista meteorologico, così capita di trovarsi sotto le pareti del Wenden in attesa che si sciolga la neve caduta da chissà dove per poter scalare il giorno successivo…la speranza si sa è sempre l’ultima a morire, ma di fronte a un dato di fatto…Matteo che fare???…”SIGNAL”…”Già…SIGNAL”…e che SIGNAL sia! E allora cambio di rotta… Meiringen, svolta a sinistra e due ore di cammino abbondanti per poter scalare su queste belle pareti baciate dal sole e risparmiate dalla neve.Qui, a metà degli anni novanta Stephan Siegrist ha iniziato una via in compagnia di Chrigu Zwahlen che ha completato e salito RP nel 2007 insieme ad Inès Papert.. Finora non si avevano notizie di ripetizioni, così Fabio e Matteo hanno pensato bene di andare a “metterci il becco”… Effettivamente, dalle loro parole la Via è all’altezza delle aspettative, la roccia molto bella, anche se, a causa della scarsa frequentazione, di tanto in tanto capita di averne tra le mani o sotto i piedi qualche pezzo di dubbia consistenza…( e sembra che abbiano contribuito a darne una prima “sfoltita” ;)), in particolare l’abbondante camminata è ripagata dal settimo e dall’ottavo tiro, rispettivamente gradati 7b+ e 7c, che hanno uno sviluppo di circa 50 metri con arrampicata esigente e protezioni sempre da guadagnare su roccia di qualità.Alcuni consigli pratici: il Mittaghörnli, vale a dire la cima su cui è stata tracciata questa Via termina alla modesta quota di 2293 metri, che può essere un pregio nel caso di condizioni meteo avverse in alta quota o freddo, ma sicuramente diventa un punto di domanda con condizioni estive “normali”. Tecnicamente parlando, poi, Fabio e Matteo consigliano una serie di Friend per integrare le protezioni che a volte risultano abbastanza distanti.Passano tre giorni e Matteo riparte, questa volta in compagnia del forte arrampicatore Ticinese Nicola Vonarburg, con il quale ha ripetuto Djin Fizz, una delle vie che Philippe Mussatto ha tracciato negli ultimi anni sulla Paroi d’Anterne. Matteo, che aveva già ripetuto sulla stessa parete circa due anni fa la famosa “Les yeux dans le bleu” con Fabio Palma, parla di roccia molto bella e uno stile di scalata molto simile alle Vie del Ratikon nella parte inferiore, mentre nella parte finale la parete si raddrizza decisamente e la scalata si fa più fisica, ma sempre molto tecnica e di “sensibilità”, ricordiamo infatti che su queste vie le ripetizioni sono praticamente nulle e la roccia quasi vergine…va perciò trattata di conseguenza…La Paroi d’Anterne è un imponente bastionata calcarea situata al di là del Massiccio del Monte Bianco, presenta roccia di ottima qualità e pochissime vie tracciate rispetto al potenziale che potrebbe offrire. In realtà questa “mancanza” di Vie si spiega col fatto che per raggiungere la parete vera e propria bisogna superare uno zoccolo molto friabile e pericoloso in presenza di più cordate che sinora, verosimilmente, ha scoraggiato molti aspiranti apritori. PS: Herbstzeitlose è stata ripetuta la domenica successiva anche da Simone Pedeferri e Paolo Spreafico che ne confermano bellezza e impegno (ovviamente Simone scalava sul velluto ;)) |