simone pedeferri fa boulder con la frontale

Mai sazio…

1996 – Riesco nel mio primo 8a boulder!

2014 – Sia nel boulder che nell’arrampicata sportiva e nelle big wall non voglio mai mollare… tutti gli anni cerco di toccare i miei limiti! Di superarli non se ne parla più da tempo, ma di ripeterli quello si, mi stimola sempre! Molti amici che trascorrono le giornate con me le giornate verticali mi chiedono spesso dove diavolo trovo tutta questa motivazione dopo tanti anni, forse la risposta è che mi diverto… mi diverto a far fatica per un obiettivo!

Vent’anni sono passati dal mio primo 8a boulder e ormai sono anni che con la routine del Melloblocco cerco di ritornare ai miei limiti in questa disciplina e dare sfogo alla parte più creativa di me, trovando e realizzando aree e linee nuove. Così quest’anno tra fine marzo e aprile il mio lato creativo si è espresso in due nuove zone, una a Visido e una al Sasso Remenno creando 120 linee nuove di cui 10 dall’8a all’8b.

simone pedeferri in arrampicata su un boulder

Alla ricerca di nuovi passaggi per il Melloblocco

Tutti gli anni c’è un passaggio però che focalizza tutti i miei sforzi. Questa volta, a differenza del passato, non era una linea nuova, ma un vecchio progetto pulito nel Melloblocco 2007 e rimasto lì per sette anni, in attesa che qualcuno lo salisse nella zona di Sala giochi.

Hell boy (Ragazzo dell’inferno) l’avevo già tentato e avevo capito che si poteva fare, ma spesso questo passaggio rimane bagnato così per un motivo o per l’altro lo rimandavo di continuo. Spesso nei blocchi che mi interessa salire c’è sempre una componente che mi stimola. Nel caso di Hell Boy era sì la difficoltà al mio limite, ma soprattutto quella pinza perfetta che si trova al secondo movimento, un appiglio unico per il granito, seguita dalle piccole liste su un muro strapiombante.

simone pedeferri in arrampicata su un boulder

Simone Pedeferri e Andrea Pavan, due dei più prolifici e appassionati cacciatori di boulder della Valle

Quella presa è il cuore di questo passaggio che divide le due parti. Ho dovuto veramente lottare per percorrere questo blocco e come altri passaggi che ho salito negli anni anche questo non è stato ancora ripetuto (anche se un grande Ghisolfi c’è andato veramente vicino!).

Spero che questo stimoli qualche ragazzo a fare la seconda salita sia su questo che su Neanderthal in piedi, Astro boy, Lican, Il sogno perfetto… e gli altri scopriteli voi nei boschi della valle!

Se volete vedere altre foto andate su Mello Blocco Backstage su Facebook. Ci sono foto della preparazione e relazioni.

Lavori in corso per il Melloblocco

Lavori in corso per il Melloblocco

lavori in corso per il melloblocco

E poi dicono che i climber non hanno voglia di faticare!