La foto è storica, del 1974. Ho ricevuto una telefonata dal Circo los Altares, era Luca che mi comunicava che lui e Luca Gianola, insieme a Silvan e Pascal, erano arrivati in cima al Torre nella giornata di Giovedì. Luca mi ha detto che cercava di tornare entro la fine mattinata di oggi a El Chalten per poter riposare un giorno e poi affiancare Matteo in un altro tentativo alla Est del Fitz Roy, l’obiettivo della spedizione. Le previsioni danno infatti una finestra di tempo ottimo da martedì e per tre giorni! Non si sentiva particolarmente stanco, anche se era in giro da cinque giorni. Ho comunque poi detto a Matteo di verificare la presenza di un altro alpinista disposto ad andare con lui (purtroppo Tobias Wolf ripartiva oggi).
In linea di principio è impossibile che un essere umano “normale” dopo cinque giorni fra lunghi spostamenti e una salita come quella del Torre dentro sia pronto, in 24 ore, per affrontare un colosso come la Est del Fitz Roy, una delle più grandi pareti di roccia del mondo, peraltro in tentativo di libera e ora senza le scalette rimosse durante il precedente tentativo. Ma Luca anche in Pakistan stupì con la sua resistenza infinita per cui…si spera!!
Grandissimo Luca Gianola, che alla sua prima esperienza in Patagonia riesce anche a diventare uno dei magnifici Ragni salitori del Torre (dopo i quattro del ’74, Marco Della Santa e Paolo Vitali, Ongaro, Matteo Bernasconi e ora i due Luca). Un vero e proprio battesimo del fuoco e l’averlo prima contattato per l’Academy e poi per entrare nei Ragni…beh, sono felice! Per Luca Schiera, che dire, dopo Standhardt, Egger con via nuova, Fitz Roy con nuovo concatenamento, Saint-Exúpery con via nuova, ora anche il Cerro Torre. Il tutto dal 2013…
F.P.
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