Le nuove idee non mancano mai, si trova sempre il modo per impegnare degnamente i pochi giorni liberi dal lavoro… ho smesso di fare progetti per così dire a “data”.

Alla fine, complici i soliti fattori lavoro, meteo, socio giusto, quasi mai si realizzino, meglio lasciare tutto al caso ed improvvisare al momento!

Si questo modo mi piace di più! Un’estate un po’ così, saltando da est a ovest a seconda di quello che avevamo voglia di fare!

Nei primi weekend buoni la “brama” è alta e si cerca di iniziare al meglio, puntiamo ai satelliti del monte Bianco, le condizioni sono perfette e ci godiamo le belle fessure rosse per due giorni!

Come al solito il lunedì al lavoro (più stanchi del venerdì!) si inizia già a guardare le previsioni meteo e cercare la nuova meta. Una vita così, un invaso costante alla ricerca dell’inutile che ci piace tanto!

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Passiamo in Tre Cime, un posto che mi piace un sacco! Le pareti e la roccia delle Zinner mi esaltano sempre. Sono abbastanza bagnate le belle Tre Cime, quindi puntiamo a fare l’aereo Spigolo degli Scoiattoli. Che figata! Stra bello!

Il giorno successivo puntiamo a sud sulla Piccola sulla bella via di Hainz. Queste belle giornate di scalata le condivido con il Mottarello… io e lui passiamo il tempo a litigare, insultarci, ridere e gasarci a vicenda… è un rapporto così tra noi.

Dopo aver scalato la prima volta con lui mi ripromisi di non farlo mai più. Qualche anno è passato da allora e le salite insieme sono diventate parecchie. Sempre bello vedere il Motta ragliare!

Scendiamo dalla Cima Piccola e andiamo al Rifugio Locatelli (direzione opposta al nostro furgone) solo per lasciare una birra pagata ad una signorina… solite idee malate!

Il pres ( Teo della Bordella) tira fuori un progetto in Wenden. Va bene andiamo! Esposizione roccia super soliti agghiacci… bene altro cantiere!

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Le sue parole sono state: “Dai questa via viene magari difficile ma chiodata umana”… seee, lo guardo chiodare un tiro, da sotto non sembra “lungo”, mi sbaglio… è più forte di lui. Prende e avanza a mente libera, si vede, scala come se fosse in falesia anche quando è dal basso. Fenomeno!

Saranno cazzi dopo quando proverò a ripetere i tiri! Subito dopo rapido giro sul bel granito del Salbit. La sera pensavo di cucinare ravioli in brodo e chiedo a Rantolix di portare un dado, per fortuna a casa non lo trova, altrimenti si sarebbe presentata con un dado da gioco! Cosa gli vuoi dire?

Passo qualche fine settimana ad allenarmi in fessura per possibili nuove mete e quando vai a scalare in fessura non puoi fare altro che andare con la banda dei fessuriani (https://youtu.be/aYqUF6SIdCY).

Con loro lo stile è “pietà per nessuno”, ti fanno cadere dai tiri con le loro inarrestabili prese per il culo! Che bello!

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È arrivato il momento di un po’ di giorni di vacanza. Inizia il campeggio ragni!

Dopo qualche anno il gruppo decide di riprendere questa bella iniziativa. Scalare si, ma lo scopo principale di questa cosa è stare insieme e far gruppo.

Il posto è super, la Val Veny! Durante questa settimana vanno e vengono vari personaggi al campeggio, Ragni e non, ci divertiamo e scaliamo. Il tempo non è stato molto clemente così come un presunto virus che far star male a turno un po’ di persone.

Con Giacomino (Giacomo Mauri, giovane promessa lecchese) facciamo qualche bella salita, non riusciamo però a sfruttare al meglio gli ultimi giorni con tempo stabile, il giovane viene colpito da influenza e si aggira tipo zombie tra le tende del campeggio.

Luigi Bosisio, il Bis, asso indiscusso, a 78 anni branda di casa nel suo furgone, portellone aperto e buona notte a tutti! Il Teo (della Bordella) durante una serata si aggiunge al coro di altri campeggiatori e ci agghiaccia “cantando” Notti magiche!

Dopo il campeggio torno verso casa per qualche giorno, con la pazza Bolis andiamo nella zona del Cainallo per pulire dalle corde fisse una nostra ( con Gianolino) recente vietta, niente, temporale e grandine, battuti e respinti!

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Giacomino nel frattempo si riprende dall’influenza e ha il fuoco che gli brucia dentro per scalare. Ripartiamo per le Dolomiti, destinazione Roda del Vael!

Carichi come molle al mattino imbocchiamo il sentiero verso la parete. Brevissimo riassunto: sono in sosta al primo tiro”Jack lega il sacco”! Mi giro tre secondi dopo e vedo il sacco rotolare nel ripido canale, roba ovunque, bottiglie d’acqua esplose, doppia, bestemmie (tante), sentiero, furgone! Succede! Colpa di entrambi.

Ci trasferiamo non proprio velocemente verso le Mésules, dove una volta arrivati saliamo la solita classica via dolomitica di VI con le palle. Ci fermiamo anche il giorno successivo e saliamo a vista quel capolavoro di stile che è la via di Tondini.

Dalla cima delle Mesules vola il telefono di Jack ( il quarto che distrugge quest’anno) lo ritrova alla base senza un graffio. Incontriamo anche Paolino con la sua nuova amica Olly alle Mésules (che bella Olly!).

Passiamo la serata insieme e poi saliamo tutti in Tofane. Si torna a casa, ho ancora qualche giorno di vacanza e sentito qualche amico decido di fare una rapida visita a Briançon unico posto con tempo decente per una via.

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Neanche il tempo per cambiare i vestiti e si riparte verso le Dolomiti, c’è il modulo con i ragazzi dell’Academy.

Pochi giorni prima la neve ha coperto le cime delle crode, diamo tempo a quest’ultima di sparire fermandoci una giornata ad Arco, che è tipo Africa in questo periodo!

Bella la settimana passata con Gio, Paolino, Tasca, Raffo, Jack e il Varese team! Meno bello è stato trovarsi nella notte un piede di Paolino sul naso, anzi direi la più estrema esperienza dell’estate!

Bene si ricomincia il lavoro ma fra poco arriva l’autunno ed è la stagione che preferisco per scalare. Il mare l’anno prossimo…